Cinque anni in maglia Benetton, con scudetto, 2 Coppa Italia, e Supercoppa Italiana nel palmarès personale, fanno del presentatore televisivo Matteo Soragna un commentatore assai autorevole di questa De’Longhi Treviso. Eccolo in una intervista rilasciata a Silvano Focarelli della Tribuna di Treviso.
Entusiasmo e organizzazione. Vedo l’entusiasmo della città, il passo che più importava alla società, recuperare quell’entusiasmo che giocoforza in passato si era perduto. Questa è una società super organizzata che ha intrapreso un percorso diverso rispetto al mecenatismo, un progetto serio e solido che ha avuto bisogno di tempo che tuttavia le è servito per consolidarsi. Di solito il primo anno di serie A per tanti motivi è una botta in faccia, però a quanto pare le cose stanno andando abbastanza per il verso giusto.
Il campionato è ancora apertissimo. Sappiamo tutti che da 6-7 anni a questa parte le ultime 10 giornate sono una mattanza. Pensare che sia già deciso tutto a novembre è l’errore più grave che si possa fare. Il campionato insegna che negli ultimi turni perché è fuori forma chi perché è infortunato può avvenire davvero di tutto.
Remember: la vittoria contro Siena. Il ricordo di quella partita resta indelebile nella mia memoria e nel mio cuore. Come resta incancellabile il ricordo di ciò che è successo poi: una pagina nera, aver perso la famiglia Benetton è stato impressionante, per tutto ciò che ha fatto non solo per lo sport trevigiano ma proprio italiano. Per tornare a quei fasti ci vorrà tempo ma il progetto di TVB è serio: vedremo.
