Comincia l’avventura del ritorno in serie A per la Fortitudo Bologna. 500 persone, davanti al Paladozza, per salutare l’inizio del raduno Fortitudo. Con la Fossa (striscione per la tifosa Teresa Pilati, recentemente deceduta) a cantare cori contro antiche avversarie, e i giocatori – già con le nuove polo griffate Pompea ad assaggiare il primo abbraccio della stagione. Le parole di allenatore e GM.
Antimo Martino – “E’ la seconda volta che scendo dal pullman in questo modo, ed è sempre qualcosa di speciale anche se l’emozione più grande è per chi la prova per la prima volta. La nuova Fortitudo? La vedremo, per ora sono contento di chi c’è e per questo mix di tante qualità che ora andranno trasformate in squadra. Il mercato? Ogni acquisto fatto fin qua avrà la sua importanza in stagione, a partire da Stipcevic che è stato il primo ad essere firmato e che avrà i suoi spazi come tutti gli altri. Aradori potrà cambiare il 6+6 in 5+5? Oggi è giusto parlare di chi è presente, e Aradori fino a questo momento è un giocatore della Virtus. Non siamo in un supermarket dove si prende sempre ciò che si vuole fin dall’inizio, serve sempre elasticità per capire quali siano le occasioni da prendere, noi per ora siamo contenti di quanto fatto in attesa di chiudere la squadra. Obiettivi? Non parliamone, pensiamo a tenere un profilo basso e quindi alla salvezza. Non vuol dire non avere ambizioni, ma tutto il resto viene dopo. Il mio primo anno da capo allenatore in serie A? Non vedo l’ora di iniziare, e farlo in Fortitudo è unico e speciale. Ci metterò tutto il possibile per trasformare questi giocatori in una squadra”
Marco Carraretto – “Sulla carta siamo coperti in tutti i ruoli, e abbiamo voglia di dimostrare il nostro potenziale. E’ giusto partire con i piedi per terra, poi nulla ci vieterà di pensare a qualcosa di più alto. Il mercato? Manca un’ala, in lista ci sono tante opzioni e siamo pronti a cogliere le occasioni che ci saranno. L’idea iniziale era quella di prendere un americano, ma si deve essere duttili e cambiare in caso ci fosse l’opportunità di arrivare ad un italiano. Aradori? Finchè non esce dal contratto con la Virtus non è eticamente corretto parlare di trattative: se ne uscirà sarà una delle nostre opzioni, ma tutto verrà all’eventuale momento della chiusura con la Virtus”