L’allenatore della OriOra Pistoia, Michele Carrea, va ad analizzare l’amichevole fatta di tante luci e ombre giocata contro Piombino, formazione di serie B ma con organico e filosofia già collaudate da qualche anno nel segno della continuità con La Nazione edizione Pistoia.
Ondate. Siamo andati a ondate come attenzione ed energia. Il primo quarto l’abbiamo approcciato male, nel secondo le cose sono andate un po’ meglio così come nel terzo, mentre nell’ultimo periodo c’è stato ancora un calo. Niente di strano perché dopo mesi di non gioco oltre ad allenare il fisico devi allenare anche la testa.
Attenzione. Diciamo che soprattutto a livello di attenzione dobbiamo fare un passo in avanti. In attacco qualcosa si è iniziato a vedere e nei primi passaggi le cose non sono andate male mentre nei possessi sui 24 secondi dobbiamo essere più lucidi così come nella chiusura dell’azione. Dalla lunga distanza sono arrivati solo 18 punti: pochi, così come i tiri presi in generale. Ripeto, niente di strano a questo punto della stagione è successo quello che ci aspettavamo. Devo dire che l’aspetto veramente positivo è la disponibilità di questo gruppo sia nel correggere gli errori in corso e sia nel lavoro in settimana.
I nuovi Brandt e Petteway. Brandt è arrivato in forma eccellente dimostrando di aver lavorato bene in estate e di essere il professionista che tutti dicono. Deve calarsi in una nuova realtà cestistica e di vita, ma credo proprio che non ci metterà molto ad integrarsi. Petteway? Ha accusato un affaticamento, abbiamo preferito non forzarlo.