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Lega A – Max Menetti porta la De'Longhi Treviso in un'altra dimensione

Lega A - Max Menetti porta la De'Longhi Treviso in un'altra dimensione

Ore 20:45 diretta in chiaro Raisport HD (oltre al consueto Eurosport player): la De’Longhi Treviso entra nella serie A di pallacanestro dalla porta principale, con il tappeto rosso, giocando addirittura in casa contro la formazione numero #1 del campionato: L’AX Exchange Olimpia Milano. Coach Max Menetti non si fa prendere dalle vertigini e spiega la “nuova dimensione” del club a Silvano Focarelli per La Tribuna di Treviso.

Dimensione celestiale. Le emozioni si percepiscono sempre prima della partita, per ora posso dire che non potevamo scegliere una stagione migliore per arrivare in serie A: questo è l’anno del “New Deal”, di grandi personaggi approdati al nostro campionato. Ad esempio a tenere a battesimo il nostro esordio sarà Ettore Messina, coach che ha fatto grande la Benetton. Ecco, la sua presenza ci dà l’idea che siamo veramente in un altro pianeta. La De’ Longhi tre mesi fa non ha vinto uno scudetto ma solo una promozione in un’altra dimensione, oggi siamo in un’altra, prova ne sia che in una settimana ci sarà il ritorno al Palaverde di Obradovic e Messina, due grandissimi personaggi.

Ma piedi in terra. Non voglio sembrare quello che mette le mani avanti: noi proveremo a vincerle tutte 32 ma, per dire, l’anno scorso ne abbiamo perse credo 9 su 48. Quindi piedi per terra senza perdere l’entusiasmo degli esordienti: quella preoccupazione contro il Fenerbahce non m’è piaciuta.

Problemi. Il problema è che con la gara contro i turchi è iniziato un corso accelerato: abbiamo avuto una settimana per mettere assieme tutto, ma abbiamo comunque fatto ciò che era giusto. Chi ha patito più problemi fisici è stato Nikolic che ha perso tre settimane di lavoro. In quanto a Logan, ha 36 anni e qualche gara gliel’ho fatta saltare, però l’hanno prossimo spero di farlo arrivare 20 giorni dopo l’inizio della preparazione, lui è un gran professionista e sa benissimo come gestirsi.

Salvezza. Confermo che per noi sarà un cammino pieno di ostacoli: dobbiamo avere questa consapevolezza. In pochi parlano della doppia retrocessione in un campionato a 17 squadre. Vedo che danno Treviso tra l’ 11° e il 14° posto, penso che l’avranno fatto a ragion veduta, però ciò che voglio far capire è che tra il salvarsi o no la differenza la fanno due gare. E quando sarai a quattro giornate dalla fine e ti serviranno ancora due vittorie la cosa inizierà a farsi dura.

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