Il roster dell’Happy Casa Brindisi è stato completato la scorsa settimana con l’innesto del pivot Stone già visto nella scorsa stagione in Italia con la maglia di Cantù.
Della nuova squadra e degli obiettivi del prossimo campionato ne abbiamo parlato con il Direttore Sportivo della New Basket Brindisi Simone Giofrè che lo scorso anno è stato eletto come miglior Dirigente della stagione”.
Una squadra nuova con i riconfermati Banks, Brown e Zanelli. Com’è stato costruito questo roster?
“Siamo ripartiti dalle riconferme di Banks e Zanelli che avevano già il contratto provando a riconfermare i vari Moraschini, Chappell e altri atleti della scorsa stagione. Ci siamo riusciti con John Brown e dobbiamo ringraziare la società per lo sforzo economico compiuto. Inoltre abbiamo cercato giocatori che sapessero fare più cose e che potessero garantirci energia, atletismo e duttilità in tutte e due le parti del campo”.
Quest’anno avete fatto affidamento sugli italiani con il classico 5+ 5. Come nasce questa scelta?
“Vorrei precisare che in realtà siamo 5+ 6 italiani pur non avendo, per regolamento, l’obbligo dell’undicesimo tesseramento. Ciò detto il tutto è nato strada facendo quando abbiamo fatto mercato e visto che avevamo tesserato dei giocatori non ragazzini ma nemmeno troppo veterani in grado di potersi esprimere ai massimi livelli. Campogrande, giusto per fare un esempio, è un italiano che sta crescendo ogni anno e che era seguito da diversi club dopo la buona stagione disputata ad Avellino che aveva delle ambizioni più grandi delle nostre. Riteniamo che il nostro gruppo di italiani possa avere le giuste motivazioni e le capacità per disputare una buona stagione”.
Da più parti si è letto e scritto che il roster potrebbe essere corto dovendo affrontare campionato e Champion League.
“Mettendo da parte lo starting five sulla cui affidabilità credo si possa stare tranquilli proviamo a fare un confronto tra la panchina dello scorso anno e quella di questa stagione. Zanelli è lo stesso giocatore dello scorso anno ma con un anno di esperienza in più. Al posto di Moraschini che giocava in Legadue abbiamo tesserato Campogrande che, seppur con caratteristiche diverse, è un atleta che nella stagione scorsa giocava nella massima serie. Ikangi è un atleta in crescita che viene da due buone stagioni in Legadue e che prende il posto di Cazzolato mentre al posto di Rush e Wojciechowski abbiamo quest’anno Gaspardo e Iannuzzi. E come undicesimo c’è Cattapan che può fare tanta esperienza. Fate voi i confronti”.
Ci dica una parola per ogni giocatore di questo nuovo roster.
Banks… concretezza, Brown… un gladiatore, Zanelli un ragazzo che si applica tantissimo, Thompson un giocatore duttile, Martin… può prendersi una bella rivincita, Stone…esuberanza fisica, Gaspardo …un equilibratore, Campogrande… imprevedibilità, Iannuzzi mister solidità, Ikangi…una opportunità da non sprecare, Cattapan… può fare una bella esperienza”.
Quali sono gli obiettivi della prossima stagione?
“La salvezza rimane il nostro obiettivo dal momento che per una città come Brindisi equivarrebbe alla vittoria di uno scudetto. E’ ovvio che punteremo a salvarci, come accaduto la scorsa stagione, quanto prima possibile e da lì provare a divertire e divertirci. Ma non sarà facile dal momento che nel prossimo campionato ci saranno comunque due retrocessioni”.
Ultima domanda: sulla panchina di Milano siederà Ettore Messina e vedremo in cabina di regia un certo Sergio Rodriguez, la Virtus Bologna si assicura le prestazioni di un certo Teodosic. Sarà il più forte campionato delle ultime stagioni?
“Di sicuro si è alzato il livello competitivo del campionato. Milano, Bologna ma la stessa Venezia e Sassari sono, al momento, le squadre più attrezzate per arrivare sino in fondo. Sarà battaglia dura ogni domenica ma noi faremo tutto il possibile per regalare tante soddisfazioni ai nostri tifosi”.
Dario Recchia