Quella di domenica al PalaDozza tra Fortitudo Bologna e Olimpia Milano (palla a due ore 18:30, diretta Eurosport player) non sarà una partita qualsiasi. E non solo perché in passato è stata anche una finale scudetto, ma anche perché rimette a confronto i fratelli Cinciarini, Daniele ed Andrea. Ecco lcuni passaggi dell’intervista di Damiano Montanari sul Corriere dello Sport.
Come arriva la sua squadra a questo appuntamento?
Daniele: Dopo due sconfitte, abbiamo voglia di riscattarci. Dovremo concentrarci su noi stessi, sapendo che Milano si può battere prima con il cuore e con la voglia di fare e poi con la tecnica.
Andrea: A Bologna non sarà facile. La Fortitudo è una squadra esperta e assemblata molto bene. Loro in casa amano correre. Difenderemo con durezza e aggressività da Eurolega.
Chi è il più forte tra voi due?
D: Ognuno è forte nel suo ruolo. Lui è un play vecchio stampo, con grande visione di gioco, intelligenza cestistica e carisma. Io una guardia pura, un realizzatore.
A: Se cercassi un realizzatore, sceglierei tutta la mia vita mio fratello. Se mi servisse un play, prenderei sempre me.
Il momento più bello e quello più brutto con suo fratello?
A: Il momento più bello la prima partita giocata da avversari in Serie A: io a Montegranaro, lui a Biella. Il più brutto quando mi ha rotto il naso in un’entrata. Giocava a Caserta, io a Milano.
D: Il più bello è quando abbiamo giocato insieme in Nazionale ai Giochi del Mediterraneo allenati da Recalcati. Più che un momento, la cosa brutta è che, con la nostra vita da cestisti, non riusciamo a passare del tempo insieme.
Vi piacerebbe giocare un giorno nello stesso club?
D: Fino a quando giocherò ci spererò, ma il tempo stringe. Chiamarlo in Fortitudo? Mi piacerebbe. Ma sarà ancora legato a Milano per altri due anni.
A: Sarebbe un sogno. Altrimenti giocheremo al Campetto finite le nostre carriere. Daniele a Milano? Se vuole venire, per me va benissimo. Scherzi a parte, ha fatto una scelta di cuore per restare a Bologna, rinunciando anche a dei soldi.
Prima della gara di domani cosa dirà a suo fratello?
A: Lo saluterò e lo abbraccerò. Mi auguro non faccia il guastafeste alzandosi dalla panchina come al solito…
D: Lo abbraccerò. Poi giocheremo e sarà… guerra.