Sala stampa al PalaDozza per il tecnico di casa della Fortitudo Bologna Antimo Martino, che commenta la sconfitta con la Germani Brescia così: “Doveroso fare i complimenti a Brescia, hanno fatto partita di spessore mettendoci in difficoltà lungo tutti i 40’, sfruttando le proprie qualità, profondità e fisicità. Lo sapevamo, lo sappiamo per il resto del campionato: quando giocheremo contro squadre di questa fascia sarà sempre così, non possiamo essere sorpresi e dobbiamo essere sempre pronti, cosa che oggi non c’è stata.
Bisogna riconoscere il valore degli altri: oggi dovevamo essere più bravi, c’era un gap da colmare con concentrazione e attenzione, che è mancata. Analizzeremo questa partita, dobbiamo capire che contro squadre di questa fascia dobbiamo essere diversi, altrimenti l’alternativa è giocarsela solo con chi è al nostro livello e dargliela su con le altre: non è la mia idea nemmeno quella della società.
Durante le partite, individualmente, dobbiamo produrre e oggi non è andata. Dopo Roma mi ero preso le mie responsabilità, oggi dico che non abbiamo fatto quello che avevamo preparato. E’ mancata l’energia sui 40’, a volte siamo stati bravi ma più come reazione e mai in maniera lucida: queste sono partite che non vinci con le folate e con pochi momenti, ma con la testa, con le cose semplici, con la difesa.
88 punti presi sono troppi, lo avevo fatto presente, ci eravamo dati un target di 75: sono cifre, ma le cifre nel nostro sport sono importanti. Dobbiamo lavorare, qualcosa lo abbiamo fatto bene, ma troppe distrazioni. Lavoriamo tutta la settimana per giocare sui 40’, non accetto distrazioni: poi magari si può perdere e stringo la mano agli avversari, ma non possiamo regalare così tanti canestri.
I lunghi? Non sono qui per puntare il dito, così come non nomino qualcuno in particolare quando vinciamo, diciamo che la gente ha gli occhi e non serve soffermarsi su performances individuali, siamo qui per migliorare di squadra. Oggi non siamo stati bravi, qualcuno ha giocato al di sotto delle proprie possibilità, e che magari martedì sarà il primo a riconoscere l’errore. E riguardando la partita le immagini saranno più forti di qualsiasi parola.
Il calo a rimbalzo? Siamo andati a strappi, è qualcosa su cui lavorare. Rimbalzi, intensità, pressione, la qualità di alcuni attacchi, tutto è andato ad intermittenza, abbiamo fatto a volte bene e altre volte terribilmente male, e in questo caso il problema è la testa. Siamo pagati per non distrarci: si può sbagliare un tiro, ma non accetto la distrazione.
Fischiate arbitrali? Niente da dire, nella maniera più assoluta. Ho in mente 30-40 errori gravi, e ci fossero stati anche fischi sbagliati hanno inciso meno dei nostri errori.
La squadra non si è cercata? Ho parlato dell’aspetto difensivo, ma in attacco dobbiamo capire che contro squadre che ti mettono le mani addosso e ti tolgono le prime opzioni serve avere pazienza, muovere il pallone, e sono cose che abbiamo fatto poco. Dobbiamo capire che serve fare quello che la partita ci indica, anche a costo di fare 3-4 canestri in meno dal punto di vista individuale.”