Cinque tifosi della Fortitudo Bologna, tutti appartenenti al gruppo Since 1989, sono stati raggiunti da altrettanti Daspo di cui due per cinque anni, altri due per quattro e uno di 12 mesi. Gli ultras biancoblù sono stati ritenuti responsabili dei tafferugli dopo la gara contro Venezia del 29 settembre e la mano della Questura non è stata affatto leggera.
Anzi, i cinque hanno ricevuto anche denunce per rissa e in due casi pure per lesione a pubblico ufficiale, un funzionario della Digos colpito al volto. Non sono stati graziati nemmeno i tifosi veneziani: tre ultras della Reyer hanno ricevuto due Daspo di due anni e uno di un anno. Tutti e otto i protagonisti della vicenda hanno un’età compresa tra 21 e 49 anni.
La vicenda: una decina di fortitudini con il volto mascherato aveva tentato di aggredire un gruppo di una sessantina di tifosi veneziani che stavano per salire sul pullman parcheggiato in via Calori, durante il deflusso dopo la fine dell’incontro. Venuti a contatto nonostante l’intervento immediato dei carabinieri, erano volati pugni, cinghiate, perfino un lancio di transenna, per fortuna senza ulteriori danni.
Sempre a proposito di intemperanze, il presidente Pavani aveva già stigmatizzato gli insulti e le minacce di due settimane fa dentro il PalaDozza – con polemiche non ancora sopite – ricevute dalla presidente di Brescia Bragaglio, che poi è dovuta essere scortata fuori dalla sicurezza a fine gara: «Ho visto scene tristi, che non si devono ripetere, mi sono vergognato. E non sono certo capitate in curva, ma in altri settori.»