Questa l’analisi di coach Michele Carrea dopo la sconfitta dell’OriOra Pistoia contro la Virtus Roma al PalaCarrara:
“Tecnicamente abbiamo giocato due quarti in linea con quello che volevamo fare, infatti nonostante le basse percentuali e le difficoltà della settimana siamo rimasti in gioco. Certo, Jefferson ci ha fatto male, ma tutti hanno fatto extra sforzo per ribattere colpo su colpo. Purtroppo tutti avete visto il nostro terzo periodo: è difficile trovare spiegazioni a questo blackout. Sono tornate le palle perse, abbiamo concesso tanto contropiede e poi da lì l’inerzia è diventata completamente negativa. Non credo sia un problema tecnico, ci siamo proprio spenti. Non penso che sia facile cercare rimedi e non penso che ci sia nulla di facile in questa sfida, ma faremo il massimo per capire e lavoreremo duro per migliorare. Questo è un gruppo serio, abbiamo dei limiti ma non posso dire nulla ai ragazzi.
Offensivamente non siamo una squadra da 90 punti, tantomeno senza uno straniero: nei primi due quarti abbiamo ovviato a questo gestendo il ritmo, nei secondi due no. All’improvviso abbiamo smesso di fare certe cose e una volta fuori giri si è allargato il gap.
Quello che dobbiamo fare ora è rimanere consapevoli che siamo tutti sulla stessa barca. È evidente che non abbiamo ancora raggiunto un livello di competitività elevato, ma non penso che si sia scoperto nulla di diverso rispetto a quanto dicevamo in estate. Sicuramente avere a disposizione il quintetto titolare non risolverà tutti i problemi, ma qualcuno sì. Poi la speranza è che ci sia una catena di conseguenze positive”.