Penultimo posto che mette in discussione tutto e tutti, in casa Allianz Trieste. Eugenio Dalmasson era un genio, giusto dodici mesi fa, adesso sarebbe uno straccio da buttare via. Daniele Cavaliero era l’alfiere giuliano, e anche adesso non si sottrae a doverose considerazioni sulle pagine de Il Piccolo.
“Se vinci tre volte in dodici partite, evidentemente, qualcosa non va. Non mi nascondo, dobbiamo chiarirci e capire quali sono i problemi ma voglio che i tifosi sappiano che stiamo cercando di risolverli. Di certo abbiamo bisogno che stiano al nostro fianco. Abbiamo troppi alti e bassi all’interno della stessa partita, ogni tanto pecchiamo di superficialità a causa della poca esperienza che i nuovi arrivati hanno del nostro campionato. In questo senso noi della vecchia guardia siamo dispiaciuti perché, evidentemente, non siamo riusciti a far capire loro cosa serve nel nostro campionato per vincere le partite. Dobbiamo continuare a credere in noi stessi, tenere la barra dritta nella convinzione che il lavoro che stiamo facendo porterà risultati. Un momento così complicato, a Trieste, non lo vivevo dal 2004 e più in generale da qualche anno. Mi è già successo poi, con qualche innesto, eravamo riusciti a risollevarci.”
