Turno infrasettimanale ad alta tensione per il Pistoia Basket, che giovedì sarà di scena a Masnago per il Boxing Day che vedrà i biancorossi opposti a Varese. Questa l’analisi di Michele Carrea alla vigilia del match tra OriOra e OJM, con i pistoiesi ancora a caccia del primo successo esterno stagionale: “In questa Lega il tema delle difficoltà in trasferta è molto condiviso e questo mi fa un po’ strano, detto questo dobbiamo guardare a noi. Per svoltare lontano da Pistoia abbiamo bisogno di una performance vera, che ci permetta di resistere ai break e ai momenti d’irruenza dell’avversario, continuando sempre a giocare il nostro basket che ci ha permesso di avere 10 punti in classifica. Andare sotto di 3-4 possessi in trasferta non è la stessa cosa di farlo in casa, quindi occorre tenere la forbice stretta altrimenti rischiamo di disunirci. Sarà vietato concederci pause mentali nei primi 30′, per poi vedere quanta energia e lucidità avremo nel finale di partita”.
Sulle condizioni della squadra: “Cercheremo di arrivare a giovedì nelle condizioni migliori. Mi dispiace non avere tempo di preparare bene la sfida con Varese, perché contro le squadre di sistema l’allenatore può dire molte cose che possano aiutare i ragazzi, mentre contro quelle imperniate sul talento individuale è difficile intervenire. In questi giorni di allenamenti siamo in difficoltà numerica, ma come al solito ho riscontrato grande disponibilità da parte dei ragazzi. Brandt si scavigliato con Pesaro e al momento è ai box, ma lui ha garantito che sarà della partita”.
Sulla partita che sarà: “Varese ha indubbiamente qualcosa in più di noi. Se l Se gli permettiamo di giocare il suo basket, entriamo in un vortice dal quale difficilmente usciremo con i due punti. Puntato tanto sull’essere aggressivi in difesa, mentre in attacco giocano su linee chiare coinvolgendo tutti i giocatori che, al netto di Mayo e dei suoi numeri pazzeschi, hanno talento e meritano rispetto. Da parte nostra dovremo mettere dei granelli nei loro ingranaggi, non facendo vedere che il loro lavoro paga perché così si rafforzano ma cercando di punirli quando possibile per fiaccare le loro convinzioni. È evidente che comunque in trasferta ci manca ancora molto: in casa riusciamo a colmare il gap tecnico, adesso dobbiamo provarci anche fuori”.
