“Keifer Sykes è giovane, motivato e ci darà energia: per questo l’abbiamo voluto, ma nessun giocatore dell’Olimpia è da considerare in uscita. Purtroppo anche noi, come quasi tutti in EuroLeague, abbiamo avuto infortuni e dobbiamo proteggerci. Contiamo anche sul ritorno rapido di Nedovic perché è un giocatore di cui abbiamo bisogno”, dice il general manager dell’Olimpia, Christos Stavropoulos, che ha presentato oggi il nuovo playmaker che debutterà venerdì in EuroLeague contro lo Zenit San Pietroburgo.
Sull’esordio – “Voglio rappresentare bene il club, voglio rappresentare bene me stesso, portare energia, durezza, leadership. Questo è quello di cui questa squadra ha bisogno, che mi è stato chiesto dal coach, dal general manager, e questo è quello che cercherò di dare alla squadra, facendo tutto quello che serve per vincere le partite. Sono contento di essere qui e di fare tutto quello che servirà per vincere”.
Coach Messina – “L’ho avuto per un paio di mesi a San Antonio. Contro Milano ho giocato sette volte lo scorso anno, e questo mi ha reso ancora più felice di giocare per un club così glorioso. Ritrovare un allenatore con cui sono già stato rende tutto ancora più interessante. Mi ha chiesto di essere il solito giocatore, di essere me stesso, mi conosce, conosce la mia storia, da dove vengo e vuole che sia me stesso, porti la stessa durezza ed energia, che sia me stesso. Questo rende il matrimonio con il club più significativo, perché non mi ha chiesto di venire e cambiare gioco e fare le cose diversamente. Per tutta la mia vita ho cercato di migliorare le mie squadre, così sono contento di essere qui e aiutare la squadra”.
Sul campionato italiano e l’EuroLeague – “La lega italiana è competitiva, da quello che ho visto, anche ieri, mi pare che sia ulteriormente migliorata. L’EuroLeague ovviamente è la lega migliore, ha le squadre più forti. Ma giocare a questo livello, per una squadra come questa, è quello per cui mi alleno e lavoro duro ogni giorno. Volevo un posto in cui ci fossero grandi risultati in palio, dove la pressione è alta. Ci son giocatori che sotto pressione faticano, ma la pressione di solito tira fuori il meglio da me stesso, mi piacciono le sfide, mi spingono ad andare in plaestra ogni giorno e lavorare più duro. Quando ho una partita che non mi soddisfa la uso per capire quello su cui migliorare il giorno dopo in allenamento, aggredire il mio gioco. Come ho detto, volevo un posto in cui continuare a migliorare attorno a grandi allenatori e grandi giocatori e avere la possibilità di vincere. Ma sono che questo richiede un livello di prestazione superiore, non sono qui per accontentarmi di giocare ad un livello mediocre, ma per essere il giocatore migliore che posso essere. L’EuroLeague e la lega italiana sono ciò che serve al mio gioco”.
Sergio Rodriguez – “Ha giocato nella NBA, ha fatto tante cose con la Nazionale spagnola. Come ho detto sono venuto per trovarmi accanto a grandi allenatori e grandi giocatori. Anche Luis Scola e Vlado Micov: sono venuto per imparare da questi giocatori e portare il mio gioco ad un altro livello. Ci sono tante cose che voglio imparare da lui, la sua presenza renderà più facile il mio inserimento e mi darà la possibilità di essere un giocatore migliore. Giocare al suo fianco è una benedizione. Sono al debutto in EuroLeague, ma mi considero uno studente del gioco, ho abbastanza fiducia da poter sfruttare le mie qualità, ma al tempo stesso voglio usare questi sei mesi per assorbire tutto quello che posso da lui e dagli altri campioni”.