Inizio a senso unico in favore di Pesaro (28-3 di valutazione nei primi dieci minuti), con Basso che è una spina nel fianco costante nell’area dei milanesi (9 punti nel primo quarto). Toccato il -11, l’Olimpia riesce a limitare i danni e la frazione iniziale si chiude sul 19-12 per la VL.
Se lo scarto del primo quarto non rende bene l’idea dei valori espressi in campo, altrettanto non si può dire del parziale all’intervallo lungo: 34-20 per una Pesaro padrona dei tabelloni e che, in difesa, non concede granché agli avversari. Il tutto mentre Basso continua sostanzialmente a fare quel che vuole (16 punti, 14 rimbalzi e 10 falli subiti al riposo).
Al ritorno in campo le cose cambiano, pur non al punto da far riaprire davvero la contesa. Pesaro ora fatica a trovare la via del canestro e Milano, con due liberi di Gravaghi, arriva a toccare il -7 a metà quarto. La reazione pesarese però arriva in maniera inesorabile: in tanti portano il proprio mattoncino e, nel giro di due minuti e mezzo, un 10-2 marchigiano rimette la gara sui binari visti in precedenza (45-30, 3:10). Il quarto finisce con Pesaro avanti sul 52-33.
All’inizio dell’ultimo quarto, Milano si fa nuovamente sotto ma non va oltre il -11: una gran tripla con libero aggiuntivo di Pellicano rimette in chiaro le cose per Pesaro verso metà frazione (59-44, 5:55). I minuti restanti trascorrono senza sussulti e la VL infine vince per 69-51.