Scontro diretto d’importanza vitale per il Pistoia Basket: domani alle 12 i biancorossi saranno di scena al PalaCarrara per sfidare Pesaro. Questa l’analisi di Michele Carrea alla vigilia del match tra OriOra e Carpegna Prosciutto, che potrebbe regalare ai pistoiesi la quinta vittoria interna consecutiva: ” Che sia una partita che ha un peso specifico importante è evidente a tutti. Le difficoltà del pre-partita stanno nel fatto che a Pesaro in settimana è arrivato un giocatore: questo è un elemento di rottura pesante con il quale bisogna fare i conti. Per loro sicuramente non sarà mentalmente facile, ma sanno di avere nello zaino un’arma in più a livello tecnico ed emotivo per trovare la vittoria. Senza contare la scossa del cambio in panchina. Quindi dobbiamo essere pronti a resistere a quest’impatto. Detto questo, è chiaro che tutti sappiamo che mettere una squadra alle spalle di 10 punti e con lo scontro diretto a favore sarebbe importantissimo”.
Sugli avversari: “Pesaro ha una struttura atipica, con tanti lunghi che possono aprire il campo, tirare da lontano e attaccare frontalmente il canestro. Di fatto possono giocare in 5 fuori dal pitturato e in questo senso sarà importante gestire Brandt sia offensivamente che difensivamente. In più c’è l’incognita Williams: lo abbiamo visto in G-League, ma la differenza di contesto è abissale. Dopo qualche mese tutti lo inizieranno a conoscerlo, adesso è impossibile fare valutazioni: speriamo di adattarsi in maniera intelligente durante la partita. Senza contare che anche l’assetto è un rebus, con uno straniero che resterà fuori”.
Per la prima volta Pistoia affronta una squadra che si trova sotto in classifica: “Il turno scorso ci siamo un po’ abituati perché, anche se Cremona era davanti a noi, con tre stranieri fuori sapevamo di doverla vincere. Quindi questa pressione non mi preoccupa più di tanto. È vietato però pensare che esista la possibilità di vincerla facile o di chiuderla in 25-30′ minuti. Mettiamoci nei loro panni: se sapessi di essere 0-13 e di giocare contro una squadra del mio livello, nella mia testa farei all-in. In questo senso sarà importante la fase difensiva: noi, soprattutto in casa, abbiamo sempre espresso un buon livello di difesa. Per il resto sarà importante gestire il ritmo e non subire troppi strappi. Dobbiamo essere solidi e duri, cercare di avere qualcosa in più nel finale in termini di lucidità e qualità”