Era il 14 ottobre 2015 l’ultima vittoria della Virtus Bologna in casa ma non solo, contro la Reyer Venezia.
C’era capitan Allan Ray, Dexter Pittman, coach Valli e la fondazione gestiva la società che giocava all’Unipol Arena ed è stato purtroppo l’anno della storica retrocessione.
Successivamente la Virtus si leccava le ferite e risorgeva con la nuova proprietà Segafredo Zanetti e con le leggendari parole di Alberto Bucci ma nel mentre Venezia con coach Walter De Raffaele vinceva due scudetti e una Fiba Europe Cup.
La VNera è poi tornata in Serie A nel 2017 ma ha visto sempre la Reyer come l’esempio da seguire e ovviamente la squadra da battere.
L’esito della gara di domenica scorsa però è stata per molti l’inizio di un nuovo percorso: non perché si è finalmente battuta dopo 5 anni, ma chi ci è riuscito a permettere questo è stato un certo Milos Teodosic.
L’acquisto tanto chiacchierato e il più costoso in Italia ha battuto gli attuali campioni d’Italia e ha dato una nuova speranza allo storico ambizioso pubblico virtussino.
Una squadra ora all’altezza del grosso seguito e con giocatori esperti e forti, capaci di emozionare e far sperare: leader con palmares importanti in campo come Stefan Markovic e appunto Milos Teodosic e in panchina con Aleksandar Djordjevic.
Una Segafredo però all’inizio della stagione e senza ancora passi falsi: sarà un percorso molto lungo dove la concentrazione deve rimaner sempre alta anche quando le cose saranno in salita, come la gara contro Venezia prima dell’ingresso di Milos.
Senza forzature, fretta o compiacersi, ma con cinismo e organizzazione: le chiavi al momento di queste 5 vittorie ad inizio anno.
La sconfitta prima o poi arriverà ma bisognerà accettarla come crescita e non come bocciatura immediata, approcciando con l’ironia e voglia di continuare a lavorare.
La Virtus Bologna però ha conquistato e divertito tutti dopo poco tempo, bisognerà solamente gustarlo e aspettare il suo destino stagionale.