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Il bilancio della FIP espone un rosso di oltre 3,3 milioni di euro in due anni

Il bilancio della FIP espone un rosso di oltre 3,3 milioni di euro in due anni

Se una formazione di serie A si presentasse ai nastri di partenza del prossimo campionato esponendo un passivo di bilancio di 1.112.158 euro per l’anno 2018 e una previsione di 2.253.267 per l’anno 2019, sarebbe iscritta al campionato? Certamente no.

Ma questi sono i dati esposti nel consuntivo d’esercizio (qui) che è stato approvato il 10 maggio 2019 con la delibera n. 387/2019 e di cui di seguito vi diamo l’esito finale. Si legge chiaramente perdite per oltre 3,3 milioni di euro (1,1 nel 2018, 2,2 nel 2019) che verranno ripianate attingendo contabilmente alla Riserva indivisibile. Di fatto riducendo in maniera molto importante la patrimonializzazione della FIP. I consiglieri delle varie componenti della Federazione risulta che abbiano approvato senza battere ciglio.

Cosa colpisce, nella disamina del bilancio, fatalmente parziale perché come più volte abbiamo spiegato sulla materia, le norme sulla composizione dei bilanci in Italia permettono agli estensori il massimo segreto sulla qualità delle singole voci rendendoli di fatto spesso illeggibili ed esposti ad artificiose interpretazioni? Alla Com.Te.C. se ne sono accorti solo dopo che i vari fallimenti gestionali Torino, Siena, Napoli e via dicendo erano stati acclarati dall’azione giudiziaria.

La Federazione centrale ha avuto un attivo di bilancio di €.305.519,22 mentre i comitati territoriali presentano una perdita di €.1.415.577,60. A creare questo disavanzo abnorme sarebbero state attribuzioni di compiti che prima facevano capo a Roma. Peccato però che nel 2017 il bilancio finale aveva presentato un utile di €.170.389,15. E’ vero che nel 2020 ci sarà il rinnovo delle cariche federali ma visto che alla fine del 2019 mancano ancora sei mesi abbondanti sarebbe il caso di dare una sferzata, stringere i cordoni della borsa e costringere i comitati a rendicontare spese più vicine a quelle del passato. A memoria questa situazione ci ricorda quando lo Stato passò la gestione delle spese sanitarie alle Regioni, inaugurando una stagione dello spreco di risorse pubbliche di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. La relazione dei sindaci revisori spiega chiaramente che il passivo viene dall’incremento dei costi generali e per l’attività sportiva dei comitati territoriali

Il valore della produzione ci dice che la Pallacanestro ufficiale FIP “fattura” 40 milioni di euro l’anno.

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