Carattere, voglia di andare oltre i propri errori e oltre anche ad un primo tempo leggero finito 47-42 (con tripla di Craft sulla sirena dell’intervallo) si, ma con poca difesa e intensità sia per l’Aquila Trento che per l’Oldenburg. Facile pronosticare che la vittoria sarebbe andata a chi avesse espresso una maggiore durezza nella ripresa, e lo spirito di Forray e le azioni decisive di Knox, salito sul proscenio nell’ultimo quarto.
Il fatto memorabile è il mancato saluto dell’allenatore dell’Oldenburg Drijencic a Nicola Brienza a fine gara, scocciato per un timeout chiamato dal tecnico bianconero a 70 centesimi dalla fine della gara, a risultato acquisito. Succede che sulla sirena a Craft viene fischiato fallo sul tiro di Tadda sul 91-78. Resettato il cronometro con 0,7 e Brienza che vuole disegnare per l’occasione uno schema, che poi Forray non finalizza.
Non la specialità della casa, ma quando conta Craft segna anche da fuori!
Tripla allo scadere del primo tempo ⏰@AquilaBasketTN 🦅#EurosportBASKET | https://t.co/uZCr7HHd2v | #7DaysEurocup pic.twitter.com/eWWWrR4Wue
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) October 16, 2019
Nei primi 5′ del secondo tempo, la musica sembra non cambiare: McClain fa 54-55, Mezzanotte va per il sorpasso e intanto Knox scalda la mano. Cinque punti in fila dell’ex-Trieste e il vantaggio di +6 al 30′. Anche Gentile e Blackmon aiutano Trento a raggiungere il +10 al 35′ 78-68; Knox è micidiale da tutte le posizioni, sia da due che da tre, per chiudere con 25 punti. Paulding e Boothe cercano canestri per tenere viva la speranza di recupero, ma non c’è storia perché l’Aquila non ha più cedimenti.
Aquila Trento – EWE Oldenburg 91-81. Boxscore: 19 Gentile, 11p+9as Craft, 11 Blackmon, 7 King, 6 Kelly, 5 Mezzanotte e Forray, 2 Pascolo per Trento (2-1); 20 Boothe, 16 Amaize, 10 Hobbs, 7p+9r+8as Mahalbasic per l’Oldenburg (0-3).