Dopo il Consiglio regionale del 25 novembre scorso, sono arrivate le dimissioni di Antonio Paradiso, presidente del CIA Piemonte. La motivazione sta nella sentenza con cui il Tribunale federale ha ribaltato una decisione presa in estate dallo stesso Paradiso, che ha ricacciato dalla serie C alla Promozione una ventina di giovani direttori di gara.
14 di loro hanno fatto ricorso, lo hanno vinto ,e dopo essere stati riammessi in servizio, adesso vengono a conoscenza anche delle ragioni grazie al comunicato Fip numero 37. Il Tribunale federale ha contestato al CIA Piemonte che “non è stata comunicata idonea motivazione, né fornito il verbale di riferimento” per giustificare la delibera di dismissione, spiegando che “l’ arbitro può essere valutato nel corso dell’anno sportivo e successivamente considerato come idoneo al passaggio di categoria, ovvero idoneo alla permanenza in categoria, ovvero non idoneo alla categoria, ma non può essere oggetto di ‘dismissione’ né di una retrocessione di due categorie.”
E’ chiaro che la struttura regionale degli arbitri è dilaniata da lotte poco chiare al suo interno, e da Roma dovrebbe arrivare al più presto la nomina di un commissario, che potrebbe essere Gianpaolo Mastromarco, già presidente regionale Fip. Intanto, il Tribunale federale ha disposto “l’immediato reinserimento nel quadro e nelle liste di appartenenza da cui sono stati illegittimamente dismessi, dando ordine ai competenti uffici del CIA di organizzare la tempestiva partecipazione dei ricorrenti alle riunioni tecniche e ai raduni necessari e propedeutici all’inserimento nella quarta categoria arbitrale.”