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Basket, serie A: la Virtus Bologna rimonta Venezia e tiene il passo di Sassari

ROMA – C’è anche la Virtus Bologna in cima alla classica, a braccetto con Sassari, a punteggio pieno dopo tre turni. Il posticipo serale della terza giornata del massimo campionato di pallacanestro, con l’affermazione delle V nere in rimonta su Venezia tricolore (già al secondo passo falso, curiosamente entrambi all’ombra delle Due Torri), consegna dunque una coppia al vertice, con sei formazioni a quota 4, altrettante a 2 punti e tre compagini ancora al palo (Pesaro, Pistoia e Trieste). Così, dopo le affermazioni interne in orario pomeridiano dell’Olimpia Milano che domina Trieste e di Roma, che si regala la prima gioia battendo Cremona, il fattore campo viene rispettato anche da Varese, che strapazza la Fortitudo, e Treviso, che coglie la prima affermazione ai danni di Pistoia, mentre piazza il colpo Reggio Emilia, in grado di rompere il ghiaccio sbancando Cantù.

BOLOGNA-VENEZIA 75-70
(13-19, 35-39, 52-58)
La Reyer Venezia deve avere una certa idiosincrasia per il PalaDozza. Per il secondo week-end di fila, infatti, la squadra campione d’Italia esce sconfitta da questo impianto: dopo il ko con la Fortitudo arriva anche quello contro la Virtus di Djordjevic. Dopo un inizio favorevole alla formazione di De Raffaele, avanti 19-13 al 10′, 39-35 a metà gara e 58-52 alla fine del terzo periodo, la squadra bolognese è riuscita a rimanere lucida fino alla fine, facendo la differenza nell’ultimo quarto di gioco, con un parziale di 23-12. Determinante il play serbo Teodosic (con 22 punti e 7 assist), ben supportato da Hunter (16) e Weems (14), mentre l’Umana perde la via del canestro per oltre 5′ dell’ultimo quarto, per poi doversi affidare alle invenzioni dell’anziano Ariel Filloy, che incappa in due brutte scelte di gioco nell’ultimo minuto.
SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA: Gaines 3, Deri ne, Pajola, Baldi Rossi, Markovic 10, Ricci 4, Cournooh, Hunter 16, Weems 14, Nikolic ne, Teodosic 22, Gamble 6. Allenatore: Djordjevic.
UMANA REYER VENEZIA: Casarin ne, Stone, Bramos 12, Tonut 2, Daye 12, De Nicolao 10, Filloy 9, Vidmar 2, Chappell 7, Pellegrino ne, Cerella, Watt 16. Allenatore: De Raffaele.
ARBITRI: Biggi-Martolini-Perciavalle.
NOTE: Tiri liberi: Bologna 9/14, Venezia 7/7. Uscito per 5 falli: nessuno.

VARESE-FORTITUDO BOLOGNA 83-60
(17-15, 49-31, 70-46)
Conosce la prima battuta d’arresto la Fortitudo Bologna, dominata a Varese, dove i biancoblù reggono solo per un quarto il confronto con i padroni di casa, troppo poco per pensare di cogliere un risultato utile. La partita si decide nel secondo quarto, in cui la squadra lombarda che aveva tirato male fin lì trova fiducia e mani, alzando i ritmi in entrambe le fasi. I rimbalzi si fanno tutti biancorossi, aumentano le palle perse emiliane e pian piano anche il divario: al 17′ è 35-25. Il controllo della gara va sempre più saldamente in mani casalinghe, che dominano una Fortitudo frastornata, e la chiusura di tempo con Mayo che tripleggia in faccia a Stephens per chiudere a +18 è fotografia della situazione (49-31). I segnali di vita di Aradori (unico a restare su livelli positivi tra gli uomini di Martino) in avvio ripresa, doppia tripla che torna a mostrare uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, son illusori per Bologna. La tripla sbilenca infilata da Jakovics fa capire che non è serata, e se non fosse chiaro il lettone (19 punti complessivi per lui, stesso bottino per Vene, con 15 per Maayo) al 26′ indovina anche il gioco da quattro che affossa al -22, con terzo quarto chiuso 70-46. E gli ultimi 10′ hanno poco da dire, se non peggiorare ancora le pesanti statistiche per gli uomini di Martino.
OPENJOBMETIS VARESE: Peak 6, Tepic 3, De Vita ne, Jakovics 19, Natali 2, Vene 19, Simmons 9, Seck ne, Mayo 15, Tambone 8, Gandini, Ferrero 2. Allenatore: Caja.
POMPEA FORTITUDO BOLOGNA: Robertson 15, Aradori 18, Cinciarini 4, Mancinelli 3, Dellosto, Leunen 7, Fantinelli 7, Daniel, Stephens 2, Stipcevic 4. Allenatore: Martino.
ARBITRI: Begnis-Giovannetti-Di Francesco.
NOTE: Tiri liberi: Varese 7/11, Bologna 7/12. Usciti per falli: nessuno.

CANTU’-REGGIO EMILIA 75-92
(15-19, 32-39, 53-68)
La Grissin Bon toglie lo zero dalla casella delle vittorie e si impone in maniera convincente sul campo dell’Acqua San Benedetto, in un match praticamente mai in discussione. Poco per volta i biancorossi hanno aumentato il proprio vantaggio nei confronti di Cantù (che ha raggiunto anche i 23 punti di scarto), a cui non è bastata l’esuberanza dei suoi giovani, con Young in testa (16 punti). Passando dalle 10 palle perse del primo tempo alle sole 4 degli ultimi 20 minuti la Pallacanestro Reggiana ha dato la svolta alla partita e nella formazione di coach Buscaglia ben sei sono stati i giocatori in doppia cifra: Owens, Fontecchio, un positivo Voyvoda, Johnson-Odom, Upshaw e Mekel, che ha condito con anche 10 assist la propria prestazione. Bene anche i rimbalzi e le percentuali al tiro che hanno permesso a Reggio di disputare una gara concreta.
ACQUA SAN BERNARDO CANTU’: Young 16, Collins, Procida ne, Clark 16, La Torre 2, Hayes 16, Wilson 7, Burnell 8, Baparape’ ne, Simioni, Rodriguez 6, Pecchia 4. Allenatore: Pancotto.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Johnson-Odom 13, Fontecchio 14, Pardon 4, Candi 3, Poeta 4, Vojvoda 15, Infante ne, Owens 14, Upshaw 14, Diouf ne, Mekel 11. Allenatore: Buscaglia.
ARBITRI: Vicino-Sardella-Brindisi.
NOTE: Tiri liberi: Cantu’ 9/11, Reggio Emilia 16/21. Usciti per 5 falli: nessuno.

TREVISO-PISTOIA 87-72
(15-9, 41-33, 63-56)
In un testa a testa fra due compagini in cerca della prima gioia è la De’ Longhi Treviso a uscire con il sorriso dal PalaVerde, dove Pistoia incappa nella terza sconfitta consecutiva. La squadra veneta parte con il piede sull’acceleratore scappando sul 9-0. Per il primo canestro degli ospiti bisogna attendere quasi quattro minuti, poi Chillo firma anche il +11, prima di una reazione toscana per il 15-9 a fine primo quarto. La seconda frazione comincia esattamente come quella precedente, ossia con i locali a timbrare un 9-0 di break che vale il +15 (24-9). A riportare in linea di galleggiamento l’Oriora sono Johnson e Brandt, bravi a prendersi diversi falli e a segnare dalla lunetta. Treviso allunga però di nuovo a +11, poi è 41-33 all’intervallo. Dagli spogliatoi esce una Pistoia convinta e in grado di riportarsi a -4 con la bomba di Petteway (miglior marcatore dei suoi con 17 punti). La De’ Longhi non fa niente di eccezionale, ma quanto basta per difendere le lunghezze di vantaggio. I ragazzi di Carrea hanno comunque il merito di non mollare e al 30′ il tabellone segna 63-56. Nel quarto periodo Logan piazza un paio di canestri da oltre l’arco per il +11 di Treviso. Sono proprio le triple della De’ Longhi a mettere in crisi l’Oriora, con Fotu a mandare in archivio il match.
DE’LONGHI TREVISO: Tessitori 4, Logan 17, Nikolic 15, Parks 9, Chillo 4, Uglietti, Severini 11, Piccin ne, Bartoli ne, Fotu 17, Cooke 10. Allenatore: Menetti.
ORIORA PISTOIA: Della Rosa 3, Petteway 17, D’Ercole 5, Quarisa ne, Brandt 14, Salumu, Landi 5, Dowdell 9, Johnson 15, Wheatle 4. Allenatore: Carrea.
ARBITRI: Bettini-Bartoli-Boninsegna.
NOTE: Tiri liberi: Treviso 16/20, Pistoia 19/24. Usciti per 5 falli: Parks e Landi.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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