NEW YORK (Stati Uniti) – Lebron James confeziona un altro show e trascina i Los Angeles Lakers alla vittoria in casa dei Chicago Bulls con il punteggio di 118-112. Sono serviti altri 30 punti, 10 rimbalzi e 11 assist di LeBron James (terza tripla doppia consecutiva di questo inizio di stagione, il più vecchio di sempre a riuscirci) al team californiano per cogliere la sesta affermazione consecutiva, assai più complicata del previsto, visto che il Prescelto e compagni erano andati sotto di ben 19 punti nel corso della gara, complice un Anthony Davis sottotono nella sua città natale con il suo minimo stagionale da 15 punti. A dare il via alla rimonta sono state però le riserve dei Lakers, guidate da uno splendido Kyle Kuzma (11 dei suoi 15 punti sono arrivati nell’ultimo periodo) e da Quinn Cook (17) in un parziale di 16-0 che ha ribaltato la sfida. Ancora solida la prova di Dwight Howard, autore di una stoppata fondamentale su Coby White durante il mega parziale in un ultimo quarto da 38-19 per i gialloviola.Boston sbanca Cleveland con un super HaywardNon rallenta neppure Boston, che si impone per 119-113 sul parquet dei Cavaliers con Gordon Hayward grande trascinatore, mettendo a referto 39 punti, 8 assist e 7 rimbalzi. Non ha ancora compiuto 30 anni l’ala dei Celtics, eppure ogni volta che realizza una grande prestazione viene la tentazione di definirla “vintage”. Sul parquet di Cleveland, lo stesso campo in cui si era infortunato gravemente due anni fa alla sua prima con i “verdi”, ha pareggiato il suo massimo in carriera, segnando tutti i 16 tiri tentati da due punti e sbagliando tre delle quattro triple tentate. Questo non significa che i Celtics non abbiano faticato contro i Cavs, riuscendo a spuntarla solo nel finale nonostante un Kemba Walker da 25 punti e i 18 di Jayson Tatum. Cleveland infatti ha dato battaglia fino alla fine, mandando sei giocatori in doppia cifra (Sexton il migliore con 21) e portandosi a -3 a 93 secondi dalla fine nonostante il 56% al tiro degli avversari. Per Boston si tratta della quinta vittoria in fila dopo la sconfitta all’esordio con Philadelphia, agguantata in testa alla Eastern Conference.Vince Oklahoma, per Gallinari 16 punti Sul fronte Italbasket un successo e una sconfitta nelle sei partite in programma. Vincono i Thunder di Danilo Gallinari, autore di una prestazione di sostanza nel match interno che Oklahoma fa suo contro gli Orlando Magic con il risultato di 102-94. L’azzurro mette a referto 16 punti, tre rimbalzi e due assist nei 26 minuti giocati. Shai Gilgeous-Alexander è il più prolifico nella franchigia di casa con i suoi 24 punti, vanno in doppia cifra anche Chris Paul (20), Adams (11 punti e 11 rimbalzi) e, dalla panchina, Bazley (10). Dall’altra parte in sei in doppia cifra con Gordon che ne fa 15, poi toccano quota 13 Isaac, Fultz, Aminu e Augustin.Atlanta stoppa San Antonio, 5 punti BelinelliBattuta d’arresto invece per San Antonio che cede 108-100 contro gli Hawks. Poco spazio per Marco Belinelli che gioca 12 minuti, nei quali ha provato a essere aggressivo prendendosi 10 tiri, ma segnandone solo due (1/6 dalla lunga distanza), con 3 rimbalzi e 5 punti totali. Gli Spurs non sono riusciti a chiudere una gara combattutissima con 20 avvicendamenti nella guida del punteggio e 13 parità, crollando in un ultimo quarto da 38-22 per i padroni di casa. Si tratta della terza sconfitta nelle ultime quattro per i texani, a cui non sono bastati i 22 punti di DeMar DeRozan, i 17 di Bryn Forbes, i 16 di Patty Mills e i 14 di LaMarcus Aldridge, ma è stata una serata decisamente storta al tiro, segnando solo 8 delle 33 triple tentate e rimanendo sotto il 42% complessivo dal campo. Atlanta non si fa condizionare dalla notizia della sospensione (25 partite) per doping inflitta a John Collins. Gli Hawks ritrovano Trae Young e si prendono una bella vittoria. Il giovane playmaker si lascia alle spalle un primo tempo da 1 solo punto mettendone 28 nel secondo, aggiungendoci anche 13 assist e ispirando le doppie cifre di Jabari Parker (19+8), De’Andre Hunter (16+8) e Cam Reddish (12).Charlotte la spunta all’overtime, decisivi i panchinariSorride anche Charlotte, che ha la meglio sul filo di lana ai supplementari per 122-120 su Indiana. Sotto di 14 lunghezze nel corso dell’ultimo quarto, coach Borrego aveva terminato le armi a disposizione per contrastare i Pacers. O forse no: pescando due jolly dal mazzo, gli Hornets hanno avuto prestazioni eccezionali da parte di due riserve come Devontè Graham (autore del suo massimo in carriera da 35 punti) e soprattutto Bismack Biyombo (15 punti, 6 rimbalzi e 2 stoppate, tutti nei 17 minuti finali). Ai Pacers non sono bastate le grandi prove offensive di TJ Warren (33 con 15/18 al tiro) e Malcolm Brogdon (31 con 8 assist) per avere la meglio contro una squadra che ha un record sorprendentemente sopra il 50%. Coach McMillan però ha individuato – non senza polemica – uno dei motivi della sconfitta: “Sono stati più aggressivi, ma hanno vissuto in lunetta per tutta la sera: hanno tirato 42 liberi contro i nostri 7”.Battuta d’arresto per Miami a DenverInfine il momento positivo degli Heat subisce una battuta d’arresto a Denver, dove i Nuggets salgono di colpi nel secondo tempo e vanno a prendersi la larga vittoria (109-89). Merito soprattutto dei 21 punti di Jamal Murray e dei 15 a testa di Will Barton e Jerami Grant, in una serata in cui sia Paul Millsap (taglio sul volto) e Gary Harris (caviglia) devono abbandonare il campo per infortunio. A Miami, che era reduce da tre successi consecutivi, non sono bastati i 16 punti di Jimmy Butler (ma con 3/12 al tiro) e i 13 di Kelly Olynyk, venendo tenuti al 36% al tiro (con 9/29 da tre) senza riuscire a raggiungere quota 100 punti per la prima volta in stagione. La prossima partita li vedrà affrontare sempre in trasferta i caldissimi Phoenix Suns di questo inizio di regular season.
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Basket, Nba: LeBron show e i Lakers volano, bene anche i Thunder di Gallinari
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