WASHINGTON – La luce in fondo al tunnel tarda a vedersi. E’ notte fonda in casa Golden State (2-6), una crisi senza fine per i vice-campioni in carica, tre titoli Nba nelle ultime cinque finali disputate. A Houston gli uomini di coach Kerr incassano la sesta sconfitta in otto partite disputate fino ad ora che relega i decimati Warriors a un clamoroso penultimo posto in Western Conference. Houston, invece, si impone 129-122 e porta a casa la quinta vittoria stagionale grazie un James Harden da 36 punti, 13 assist e 4 rimbalzi in 35′ (292 punti totali da inizio stagione, l’ultimo a fare meglio era stato Michael Jordan nel campionato 1988-89 con 303). Buono anche l’apporto di Russell Westbrook che riscatta la prova opaca contro Miami con 18 punti, 8 rimbalzi e 6 assist. Il match di fatto è stato senza storia con i Rockets (5-3) già in pieno possesso del match nel corso del secondo quarto quando il “Barba” firma il +20.
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