WASHINGTON – La frattura alla mano sinistra per Steph Curry, la rissa a suon di pugni tra Embiid e Towns in Philadelphia-Minnesota con i Sixers ancora imbattuti, i 59 punti di Harden in un Washington-Houston record con 317 punti combinati senza i supplementari e la super-rimonta di Boston (da -19) sui Milwaukee Bucks di Antetokounmpo. Succede davvero di tutto in una notte Nba mai così folle.Curry out, è notte fonda per i WarriorsPartiamo dal “Chase Center” di San Francisco dove l’infortunio di Steph Curry è forse l’emblema di questo inizio da incubo dei Golden State Warriors (1-3), vice-campioni in carica e tre titoli Nba in cinque finali nelle ultime cinque stagioni, che fin qui hanno collezionato una sola vittoria e ben tre sconfitte, l’ultima, umiliante, contro Phoenix (3-2) 110-121. Curry esce dal campo nel terzo quarto, con ancora 8’31” da giocare quando la partita è ormai andata in archivio da un pezzo col primo tempo chiuso sotto 46-72 e con i Suns avanti anche di 34 lunghezze nel corso del secondo quarto. Quando Baynes commette fallo sul più vecchio degli Splash Brothers e gli frana addosso il Chase Center si ammutolisce. Steph si tiene la mano e va dritto negli spogliatoi facendo capire subito che la cosa è seria. Nei prossimi giorni si capirà se la stella dei Warriors dovrà operarsi oppure basterà un gesso protettivo. Senza Thompson (out almeno fino all’All Star Game, Looney e adesso Curry e con Stein e Burks ancora non al 100% i playoff ora come ora sembrano un miraggio.
La rissa tra Embiid e Towns
in Basket
Basket, Nba: Curry si rompe la mano, notte fonda per Golden State. Rissa Embiid-Towns, Wizards-Rockets da 317 punti
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