FOSHAN (Cina) – Giornata di riposo attivo per gli azzurri, che dopo la larga vittoria sulle Filippine (108-62) vivono una vigilia già molto importante: battere l’Angola domani (ore 09:30) darebbe la quasi sicurezza di approdare alla seconda fase e quindi a uno dei tornei preolimpici, il primo obiettivo dell’Italbasket. Il bilancio di un Mondiale nato sotto molte cattive stelle tra infortuni e defezioni sarebbe a quel punto già in attivo. Ma, sottolinea il play Luca Vitali, “questo non vorrà dire perdere stimoli, anzi. Un enorme stimolo per noi è essere qua, tra i più forti del mondo”. Vitali è uno dei sacchettiani di ferro, sempre in azzurro in tutte le finestre di qualificazione. Contro le Filippine ha fatto il suo nei 14 minuti di impiego: 5 assist, due punti e respiro offerto ad Hackett, il titolare nel ruolo. “Quando Meo mi ha chiamato” spiega il giocatore della Germani Brescia, 33 anni, “mi ha chiesto di fare quello che so. Conosco bene l’ambiente azzurro, e scherzando con Datome, mio compagno di camera, gli ho detto “ho fatto più raduni in montagna con la nazionale di tutti voi messi insieme”. So dove vogliamo arrivare, e so che sognare non costa nulla. Ma il mantra di questa squadra è ragionare partita dopo partita. Ora pensiamo all’Angola, sarà una partita fisica contro una squadra abbastanza organizzata. L’abbiamo studiata per cercare di mettere alcuni granelli di sabbia nei loro ingranaggi. Proveremo ad essere solidi e a fermare i loro giochi. E per noi è comunque fondamentale giocare questo Mondiale in fiducia. La bella vittoria sulle Filippine ci ha fatto svegliare con un bel sorriso”.
Quella con l’Angola sarà anche il primo vero crash test per il centro Amedeo Tessitori, 9 punti in 13 minuti contro le Filippine, passato direttamente dalla A2 vinta con Treviso al Mondiale. Un salto impressionante: “Quanti gradi di separazione ci sono tra la A2 e questo torneo? Infiniti. Qui ci sono i migliori al mondo, e anche per quello è bello essere qua e avere qualcuno di loro, Belinelli, Gallinari, Datome, come compagno di squadra. Con giocatori di tale grandezza si impara sempre, è una grande esperienza di vita”. La chiamata di Tessitori in azzurro ha sorpreso molti: “Ma io sin dal primo raduno mi sono buttato su ogni pallone e ho cercato di sudare e guadagnarmi questo Mondiale. La mancanza di pivot in Italia? Meglio, non sarei qui adesso, non che io poi sia un colosso, con il mio 2.05. Per battagliare sotto il ferro ci metto qualcosa in più, una spinta, un fallo, lavoro di gomito. E stiamo diventando una squadra, oltre che un ottimo gruppo, parliamo molto in campo, ci aiutiamo molto con la voce. Questo aiuta e fa una grande differenza”.
Lippi sprona Sacchetti: ”Credeteci”“Con coach Sacchetti ci accomunano alcuni tratti caratteriali: conosce il valore della maglia azzurra e riesce a trasmettere ai ragazzi le emozioni che solo rappresentare l’Italia può dare. Non c’è paragone con manifestazioni di club. Le qualità, tecniche e morali, ci sono. In un Mondiale può succedere tutto. Perché non crederci?”. Nel ritiro dell’Italbasket è arrivato Marcello Lippi, ct dell’Italia campione del mondo di calcio 2006 e ora alla guida della Cina. Ieri Lippi ha assistito alla vittoria degli azzurri contro le Filippine, e ora incita il collega dei canestri ‘Meo’ Sacchetti ad imitarlo: sognare non è vietato. “Contro le Filippine – ha detto ancora Lippi – mi è piaciuto molto l’atteggiamento di tutti. Ho visto il carattere e la volontà di ognuno di mettersi a disposizione del compagno. In queste grandi manifestazioni è importante vincere le prime partite per avere maggiore fiducia in se stessi e continuare a lavorare con serenità”.