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Basket, gelo Cina-Nba; Silver: ''Libertà espressione nostro valore fondante”

TOKYO (GIAPPONE) – Andrà avanti come previsto il programma della Nba in Cina, però rimane il fatto che il tweet di apprezzamento delle manifestazioni di protesta a Hong Kong di Daryl Morey, direttore generale dei Rockets (“Combattono per la libertà. In piedi al fianco di Hong Kong”, aveva scritto), ha causato danni enormi nei rapporti tra la Lega Professionistica Americana e il Paese che rappresenta il mercato più importante fuori dagli Stati Uniti. Danni che non svaniranno nel nulla e che saranno difficilmente rimediabili nonostante i tentativi di mediazione, con tutta la diplomazia del caso, del commissioner Adam Silver nella sua trasferta in Estremo Oriente, per provare a ridimensionare una vicenda che sta tenendo banco da alcuni giorni. Senza peraltro riuscirci, visto che la tv di stato di Pechino ha annunciato che non trasmetterà la doppia sfida tra Lakers e Nets (giovedì a Shanghai, sabato a Shenzhen) delusa proprio dalla reazione del dirigente e il governo cinese ha cancellato un evento benefico in una scuola di Shanghai.Silver: “Libertà di espressione valore fondante della Nba”“Voglio essere estremamente chiaro su questo punto – ha ribadito il commissioner prima che Rockets e Raptors scendessero sul parquet di Tokyo per il primo match Nba nel paese del Sol Levante in 16 anni -: non intendiamo scusarci perché Daryl Morey ha esercitato il proprio diritto ad avere un’opinione. Quello che rimpiango è che ci siano tante persone deluse per quello che ha detto, compresi milioni di nostri fan. Non penso sia incongruente difendere la libertà di espressione, che riteniamo uno dei valori fondanti della nostra lega, e allo stesso tempo comprendere cosa provano i nostri partner. Spero che i nostri amici cinesi ricorderanno il nostro rapporto trentennale, tutto quello che abbiamo fatto in Cina per aiutare il diffondersi di questo sport”.Yao Ming infuriato: interrotti i rapporti con HoustonLe relazioni tra la Cina e gli Houston Rockets, molto strette dal 2002, stagione in cui la franchigia texana ingaggiò Yao Ming, sono ora ai minimi termini. Anche se dal ‘cinguettio’ si è subito dissociato il proprietario di Houston, Tilman Fertitta, la leggenda dei Rockets e oggi 39enne presidente della Chinese Basketball Association ha immediatamente troncato i rapporti con il club texano subito dopo il tweet di Morey. Con una piccata risposta via social in cui è stato definito “inappropriato” il commento. Aggiungendo: “La CBA si oppone fermamente a quanto scritto e sospenderà i suoi scambi e la cooperazione con i Rockets”. Un vero atto da ‘guerra fredda’, peraltro spalleggiato dagli internauti cinesi, che chiedono le scuse pubbliche di Morey o finanche il suo licenziamento, spingendosi anche a suggerire il boicottaggio di eventuali match dei Rockets nel loro Paese.“Incontri a Shanghai per cercare di risolvere i problemi”“Yao Ming è estremamente deluso da quello che è successo e non è d’accordo col modo in cui stiamo gestendo la situazione – ha ammesso Silver a proposito del giocatore che ha trasformato i Rockets nella squadra più popolare tra i 300 milioni di tifosi cinesi -. Tolleranza e libertà di espressione sono tra i nostri valori fondanti, e voglio ribadirlo. Spero che io e Yao troveremo presto un terreno comune, anche se al momento è difficile. Non ci sono piani per cancellare degli eventi, contiamo di lavorare con i nostri partner per risolvere i problemi, tenendo conto che abbiamo delle differenze. Domani sarò a Shanghai, giovedì sarò alla partita: spero di poter incontrare i funzionari giusti per dare il giusto contesto alle dichiarazioni di Morey e mie, cercando il reciproco rispetto per i nostri sistemi e le cose in cui crediamo. Ma sono anche realista e capisco che questo problema non si risolverà così presto”.
 


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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