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Basket, Finals Nba: Golden State piazza il colpo a Toronto, serie sull'1-1

TORONTO –  Golden State rialza la testa dopo una partita d’esordio da dimenticare nelle Nba Finals. I Warriors, campioni in carica e grandi dominatori della regular season, sotto gli occhi di uno spettatore d’eccezione a bordo campo come Barack Obama, si aggiudicano per 109-104 gara 2 sul parquet di Toronto portando la serie sull’1-1. Non è stato facile però per la formazione californiana, in svantaggio sino a metà gara (anche -12) ma poi capaci di cambiare l’inerzia del match dopo l’intervallo lungo, nonostante l’indisponibilità di Kevin Durant, a cui in corso d’opera si sono aggiunti i problemi fisici di Looney (forte contusione alla clavicola) e Klay Thompson (guaio muscolare), comunque protagonista con 25 punti di bottino personale, a cui si aggiungono i 23 di uno Stephen Curry non in serata di grazia.Warriors sotto sino a metà gara, poi la svoltaAll’Air Canada Centre partenza in sostanziale parità con i Raptors avanti 27-26 dopo il primo quarto, poi capaci di allungare un po’ per il 59-54 a metà match, dopo essere stati anche a +12 (47-35). Il cambio di rotta arriva nel terzo parziale dove Golden State, facendo valere tutta la sua esperienza in sfide di questo genere, mette la freccia piazzando un incredibile 18-0 che rovescia l’andamento dell’incontro, anche perché i canadesi si disuniscono, lasciando campo ai rivali: 34 punti a 21 è il parziale del terzo periodo, che vale il +8 ai Warriors, rendendo incandescente l’ultimo quarto. I detentori dell’anello però non lasciano spazio a Toronto, sempre tenuta a distanza di sicurezza: un canestro da tre di Danny Green a 26″9 dalla sirena spaventa il team californiano (106-104) ma ci pensa Andre Iguodala con un tiro dalla lunga distanza a 15 secondi dalla sirena a chiudere la gara e sigillare il risultato. In casa Raptors da segnalare i 34 punti di Kawhi Leonard, ma non bastano per evitare lo stop interno. Il duello riprenderà nella notte fra mercoledì e giovedì con gara 3, alla Oracle Arena di Oakland.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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