MILANO – L’Olimpia Milano sfiora l’impresa nel giorno del convenzionale anniversario della nascita. Gioca per un tempo la partita perfetta ma il Barcellona spezza l’equilibrio nel terzo quarto e chiude 85-90. Uno scintillante Heurtel, autore di una prestazione da 21 punti e 27 di valutazione, fa la differenza e consegna ai catalani la decima vittoria stagionale in Eurolega. A Milano non bastano i 20 punti di Vladimir Micov e Mike James (34 di rating). Diventano due le vittorie di distacco dai blaugrana per Milano, che incassa la settima sconfitta nelle ultime nove. Venerdì servirà un altro passo a Monaco (8-9 come l’Olimpia).
MILANO DIFENDE BENE – Pianigiani aveva avvertito, anche viste le assenze di Nemanja Nedovic e Kaleb Tarczewski, dell’importanza della difesa. L’Olimpia si concentra su Ante Tomic, capitano e centro determinante a rimbalzo. Il pick and roll che innesca i lunghi o le triple di Chris Singleton in avvio non si vede, Milano resta a contatto e complica le scelte offensive blaugrana. Milano ha il terzo miglior attacco dell’Eurolega (87.5 di media) ma la seconda miglior difesa (76.5 punti concessi a partita prima di questa sfida) evita le penetrazioni e neutralizza le giocate in post basso.
REBUS HEURTEL – Arturas Gudaitis, terzo per rimbalzi e rating (20.5 a partita) in Eurolega, ci mette l’eleganza al tiro e la fisicità sotto canestro. Contro una squadra che può contare su una maggiore presenza fisica, il contributo del lituano, entro atipico, fisico da pivot vecchia scuola e mano morbidissima, tiene in partita Milano. I lunghi dell’Olimpia lavorano bene, i blaugrana affidano le transizioni clou al pick and roll di Thomas Heurtel, miglior realizzatore di squadra in Europa, e chiudono il primo quarto avanti di uno (16-17).
MILANO AVANTI ALL’INTERVALLO – Heurtel è un rebus che Milano fatica a risolvere, il p,assaggio per il 22-24 griffato Kevin Seraphin è degno delle intuizioni nello spazio del miglior Iniesta (altro sport, stessi colori). Milano però capitalizza con gli undici punti di James, primo per tiri dal campo nella manifestazione, e un 9/10 ai liberi nei primi due quarti. Pesic rimette in campo le prime scelte dell’attacco e incassa la tripla pesante di Kevin Pangos (29-31) con zero margine di sicurezza che è un tributo alla prestazione difensiva dell’Olimpia: due volte nel primo tempo il Barcellona arriva ai 24 secondi palla in mano e senza lo straccio di un tiro. La prima tripla di Curtis Jerrels spinge Milano al 34-33 e all’ovazione del Mediolanum Forum all’intervallo. «Non credo che abbiamo difeso male, dobbiamo migliorare un po’ all’interno, lavorare meglio davanti in transizione e costruire tiri in campo aperto» commenta Pianigiani all’intervallo.
DILAGANO I BLAUGRANA – Pesante il 20-29 del Barcellona nel terzo quarto. Heurtel e Ribas dall’arco scavano il +7 blaugrana, figlio anche di un parziale di 8-0 all’inizio del periodo. Pianigiani non può che chiamare timeout, sotto 44-51, con il Barcellona che fa valere le maggiori rotazioni. I blaugrana tirano col 50% da tre, Singleton punisce il primo affanno difensivo di Brooks per scavare il nuovo massimo vantaggio. La difesa di Pesic spesso lascia più libero Brooks nelle rotazioni, la sua tripla del 53-58 indica una possibile opzione offensiva. Pesic, a 1’25” dalla fine del terzo quarto, richiama in panchina Kuric che ha tre falli: chiara l’intenzione di non lasciare a Milano nessuna facile chance di tiro. All’ultimo intervallo è +8 Barcellona (57-65). L’orgoglio di Milano è tutto nella tripla di Micov che infiamma il Mediolanum per il -3 (64-67), l’intercetto di Adam Hanga che vola e schiaccia in campo aperto per il nuovo +7 (64-71) sgonfia un po’ l’Olimpia, precipitosa poi sotto canestro. Il finale generoso non cambia la sostanza.