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Allenatore di Aquilotti picchiato da un genitore nel Varesotto

Allenatore di Aquilotti picchiato da un genitore nel Varesotto

Succede a Luino, nel Varesotto, presso la società Basket 2000 Ponte Tresa. Negli spogliatoi un genitore, evidentemente non particolarmente soddisfatto di come il coach della formazione Aquilotti (bambini tra i nove e dieci anni) abbia in considerazione il figlio e la pallacanestro, lo aggredisce con schiaffi e pugni procurandogli naso fratturato e occhio pesto.

Il 25enne Roberto Guali sarebbe stato reo, pochi minuti prima durante la partita con il Venegono, di aver gridato un “Fatela finita” a un gruppetto di genitori dei suoi ragazzini che contestava l’arbitraggio. Uno di loro se l’è presa sul piano personale, inscenando negli spogliatoi la gazzarra davanti ai bambini esterrefatti.

Guali, dopo le opportune cure al pronto soccorso (20 giorni la prognosi), ha sporto denuncia ai Carabinieri. Nei giorni successivi ha ricevuto la telefonata di scuse da parte del genitore che gli è parso sinceramente pentito del gesto (“ha detto di aver perso la testa”), ma nonostante il chiarimento non ha voluto ritirare la denuncia. Come riferisce Alessandro Fulloni del Corriere della Sera, per Guali quell’uomo ha fatto prima di tutto del male al proprio figlio e che il rispetto dei ruoli è fondamentale nella vita.

Nonostante qualche pensiero di abbandono, Guali tre giorni dopo ha ripreso il suo posto in palestra tra i suoi Aquilotti: “Li ho tranquillizzati e li ho abbracciati. Quello che mi ha stretto più forte è stato il figlio di chi mi ha aggredito.”

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