È iniziata ufficialmente ieri sera l’era di Franco Ciani sulla panchina della XL EXTRALIGHT®. Il coach udinese è sbarcato a Montegranaro nella giornata di ieri e, nel tardo pomeriggio, ha preso per la prima volta contatto con tifosi e stampa con l’incontro tenutosi nell’ufficio del sindaco del Comune di Montegranaro. Una trentina i curiosi accorsi in piazza Mazzini a conoscere il nuovo allenatore gialloblu che, affiancato dal resto dello staff societario, non ha lesinato risposte e sorrisi a tutti i presenti. A fare gli onori di casa, ovviamente, il sindaco Ediana Mancini e l’assessore allo sport Endrio Ubaldi. «La Poderosa da anni sta offrendo a questo paese delle opportunità straordinarie. Una società che lavora con scrupolo e raziocinio, facendo il passo secondo la gamba. Ogni anno è stato offerto qualcosa in più, senza dimenticare il lavoro con i giovani che ha coinvolto una grande fetta del territorio. Al nuovo coach auguro prima di tutto di trovarsi bene in questo territorio: sappiamo dare tanto cuore e affetto a chi mostra di dare il massimo». «Ciani è stato cittadino onorario di Agrigento e Montegranaro ha riconosciuto le sue due uniche cittadinanze onorarie a due uomini di basket come Pillastrini e Childress: chissà che non tocchi anche lui fra qualche anno – si è sbilanciato il vicesindaco – la Poderosa viene da un’annata in lotta per la Serie A, non è più una sorpresa. Noi come Comune siamo sempre vicini, lo siamo stati anche in occasione della Coppa Italia e capiamo che questa nuova politica dei giovani sia una sfida cruciare per continuare a lottare ad alto livello».
Presente anche la Fip, rappresentata dal delegato provinciale Amedeo Paniconi. «Ciani è un coach importante, lo conosciamo per essere già stato nelle Marche ad Osimo. I risultati della sua carriera parlano per lui. Abbiamo grande stima di lui, gli faccio un in bocca al lupo a nome di tutta la federazione, sappiamo che la Poderosa ci darà ancora grandi soddisfazioni».
È stata poi la volta di vicepresidente e amministratore delegato della Poderosa, Riccardo e Ronny Bigioni. «Sarà un anno difficile, non lo nascondiamo, perché ripartiamo da zero con un nuovo progetto. Ma siamo sicuri del lavoro che stiamo portando avanti, presto arriveremo anche con la campagna abbonamenti. Abbiamo fatto due anni di Serie A2 al di sopra di ogni aspettativa e per questo ringraziamo tutti coloro che l’hanno permesso. Quello della prossima stagione sarà un roster giovane ma di talento, Bolognesi e Ciani ci stanno lavorando, ma il respiro che vogliamo darci è più lungo: guardiamo avanti, ai prossimi 2-3 anni».
Quindi è stata la volta del nuovo coach gialloblu, che ha riabbracciato anche il suo futuro vice Stefano Vanoncini (i due hanno iniziato ad allenare insieme pur senza aver mai effettivamente lavorato fianco a fianco). «Accogliermi in una sede istituzionale è un messaggio importante che mi mandate e ne sono onorato. Vengo da otto anni in un luogo magico per me, per muovermi ci voleva un posto in cui poter immaginare di sentire la stessa magia. La tentazione con Montegranaro l’ho avvertita esi è concretizzata. È una sfida importante in una città competente a livello di basket, arrivo dopo un allenatore bravo come Ceccarelli e un decano come Pancotto. L’unico modo che conosco per fare del mio meglio è quello di rimboccarmi le maniche e lavorare. Il progetto che abbiamo impostato parla di giovani ed è di lungo respiro. I giovani hanno bisogno di sbagliare per imparare, non abbiamo paura delle difficoltà soprattutto all’inizio, sappiamo che dovremo avere pazienza e fare fatica. Solo questo può ripagarci sul lungo periodo. Il campionato scende a 28 squadre, cambieranno gli equilibri e le distribuzioni dei giocatori. Ma il nostro è un lavoro di sfide e io la accetto».
In chiusura le parole del general manager Alessandro Bolognesi. «Dobbiamo mettere in archivio i due ultimi anni perché ricominciamo daccapo con una sfida davvero difficile, con giovani inesperti. Ciani era il nome migliore per avventure così, visto che in passato ha già trasformato giocatori così in veri top player. La sfida è dura ma affascinante, dobbiamo essere consapevoli che sarà qualcosa di diverso da quello che è stato negli ultimi anni».