“Credo che lottando con umiltà e senza presunzione possiamo andare il più avanti possibile. Perché non dovremmo porci questo obiettivo?” A sentirlo parlare, la cosa che viene spontanea è chiedersi se ha davvero vent’anni. Una Serie A2 vinta, una Coppa Italia LNP vinta, un europeo vinto con la sua Nazionale e da quattro anni stabilmente inserito nei roster dei “grandi”. A questo si unisca la facilità di linguaggio e i discorsi da veterano, e i dubbi aumentano ulteriormente. E invece, Danilo Petrovic è un classe 1999, 20 anni appena compiuti e la carriera davanti a sé.
Il numero 11 dell’Unieuro è stato presentato questa mattina presso la sede di Casta Srl, accolto dalla padrona di casa Loretta Carbonetti: “#GenteCheNonMollaMai è uno slogan della Pallacanestro 2.015, ma è anche il nostro. Lo sport è insegnamento di vita, impegno e dedizione. Siamo certi che con il contributo di Danilo, tutti insieme potremo andare avanti raggiungendo importanti traguardi”.
Accanto a lei, il Presidente della Pallacanestro 2.015, Giancarlo Nicosanti: “Quando abbiamo preso Danilo, eravamo attenti sul mercato, pronti a cogliere un’occasione. Uno come lui in squadra non c’era e non ce lo siamo fatti scappare. Danilo ha tutto: ha fisico e talento, ma anche la mentalità giusta ed una grande dedizione al lavoro durante gli allenamenti. È giovane, ma ha vinto tanto, e penso che questo sarà un anno importante per la sua carriera e la sua crescita”.
A portarlo a Forlì, è stato il GM Renato Pasquali: “Danilo alza l’intensità dell’allenamento, perché non si risparmia mai e costringe sempre chi marca a dare il massimo. Non è stato pensato solo per sostituire Oxilia prima del suo rientro, ma è quella carta in più che serve per alzare il nostro livello e ambire ad una posizione in classifica più alta. Sono contento perché già nella prima amichevole lui e gli altri giovani hanno fatto vedere cose buone. Vuol dire che hanno recepito il messaggio e sono motivati per giocarsi le loro chance.”
E poi, parola a Danilo: “Sono orgoglioso di essere a Forlì perché qui si respira basket e sapere che il palazzetto sarà sempre pieno è una cosa molto importante per un giocatore.” Danilo ha le idee chiare anche su quali sono i segreti per fare una buona stagione: “Sono contento di ritrovare alcuni miei ex compagni che sono persone eccezionali: per fare risultati importanti non serve solo una squadra costosa, ma è importante avere uno spogliatoio unito e fatto di brave persone, e questo fa la differenza.”. E sul campo, cosa può dare? “Da buon serbo, lottare è nel mio DNA. Dal punto di vista tattico poi mi vedo come un 4, ma posso giocare anche da pivot o da “tre sbagliato”. In queste settimane sta cominciando a conoscere Dell’Agnello: “Per me è perfetto, mi sgrida quando sbaglio, mi dice “bravo” quando me lo merito. In più è stato un giocatore, aspetto fondamentale perché conosce le nostre esigenze avendole vissute lui in prima persona”.
Un veterano di vent’anni per l’Unieuro. La carta d’identità non mente mai, così come non mentono la convinzione e lo sguardo di Danilo Petrovic, pronto a cominciare la sua avventura.