Mancano pochi giorni all’apertura ufficiale della stagione sportiva 2019/20 che vedrà la Benacquista Assicurazioni Latina Basket prendere parte al campionato di Serie A2 Old Wild West, il prossimo 19 agosto, infatti, ci sarà il raduno della squadra e l’inizio della fase di preparazione. Una stagione intensa, lunga e densa di tante novità per il club nerazzurro e per il capo allenatore Franco Gramenzi al suo quinto anno a Latina, al quale abbiamo rivolto alcune domande.
Siamo alle soglie dell’inizio di una nuova stagione e il roster è quasi totalmente rinnovato rispetto all’anno passato. Che tipo di squadra è stata allestita e quali saranno i punti di forza per affrontare un campionato che, come sempre, si prospetta difficile ed equilibrato, soprattutto nel girone Ovest?
«È vero, ci apprestiamo ad affrontare la nuova stagione in Serie A2 con una squadra quasi totalmente rinnovata, nei nostri progetti c’era l’intenzione di proseguire il rapporto con gran parte del team dello scorso anno; se in pochi casi il non proseguire è stata una nostra scelta, in altri casi è dipeso da diversi fattori non di ordine tecnico – chiarisce il capo allenatore della Benacquista – Ripartiamo, dai due classe ’97: Cassese, che dopo un buon esordio nella seconda lega è stato confermato dalla scorsa stagione, e Di Ianni, rientrato dal prestito alla San Giorgese, che gli ha consentito di acquisire esperienza militando in una squadra di vertice del campionato di Serie B. Esperienza che in questa stagione vivranno anche altri giovani del nostro vivaio per consolidarsi, come accaduto appunto ad Alfonso. Con loro altri due giovani atleti Romeo, classe ’97, e Di Pizzo, classe ’98, tutti e quattro con l’idea di avere un ruolo non di secondo piano, ma inseriti in un sistema che li porterà ad assumere importanti responsabilità. Chiaramente le responsabilità maggiori saranno affidate a giocatori con più esperienza e solidità fisica-mentale come Pepper, Musso, Ancellotti, Raucci e Taylor. Da tutti loro ci aspettiamo molto, seppur consapevoli che maggior tempo lo dovremo dare a Taylor, che è alla sua prima esperienza in Europa dopo l’università. Si tratta sicuramente di un’incognita e sarà necessaria pazienza, ma siamo convinti che la solidità del giocatore, abituato a lavorare in un determinato sistema, possa risultare molto utile in un contesto di squadra. la rosa sarà completata da Matteo Di Prospero Matteo Nulli e Gabriele Visca».
Una delle importanti novità di quest’anno in casa Latina Basket è l’inserimento del Match Analyst. Qual è l’obiettivo che la società desidera raggiungere con quella che rappresenta una scelta innovativa per il club nerazzurro?
«La collaborazione con coach Raffaele Imbrogno nasce per distribuire meglio le varie mansioni dal punto di vista tecnico, che negli anni passati abbiamo diviso sempre in due, coach Di Manno e io. Senza dubbio siamo stati fortunati, e per questo ringrazio la società che lo ha ingaggiato e Raffaele che ha dato la sua disponibilità a collaborare, perché la figura di Imbrogno è la migliore in assoluto che potessimo sperare di avere qui a Latina, e non solo per il lavoro di Match Analyst, che coach Raffaele ha ricoperto nel Settore Squadre Nazionali per tanti anni, ma anche un costante confronto tra noi tecnici e come punto di riferimento per gli allenatori del settore giovanile, oltre che per il rapporto con le scuole di Latina, iniziato già negli anni scorsi e che la società intende migliorare ulteriormente».
Sempre nello staff tecnico, c’è stato anche l’avvicendamento nel ruolo di preparatore fisico tra Kozul e Ranalli, optando per un giovane locale che già in passato aveva collaborato con il settore giovanile nerazzurro. Una sfida importante per Marco, ma anche per la società.
«In effetti sono tanti i cambiamenti che caratterizzano questa stagione, ma siamo convinti che siano tutti importanti tasselli per puntare gradualmente a traguardi sempre più importanti. Colgo questa occasione per ringraziare Giorgio Kozul per l’ottimo lavoro svolto nei quattro anni che ha trascorso qui a Latina, frutto della sua grande preparazione, ma anche per dare il bentornato a Marco Ranalli, che seppur alla sua prima esperienza in prima squadra, ha già avuto modo di dimostrare il suo valore nel settore giovanile della società. La scelta della società è stata quella di puntare su un giovane del territorio, che seppur molto preparato, avrà bisogno del supporto morale da parte di tutti noi per affrontare questa prima avventura nel campionato di Serie A2».
Anche lo staff sanitario è stato ampliato con l’inserimento del Dottor Fabbrini, un’ottica di crescita e miglioramento da tutti i punti di vista per la Benacquista?
«Certamente, la società ha deciso di implementare il discorso medico con l’inserimento dello specialista ortopedico e traumatologico, che affiancherà il Dottor Mellacina e il Dottor Coletta. Anche in questo caso si tratta di un innesto di notevole importanza, vista la grande esperienza del Dottor Fabbrini, che ha collaborato anche con la Nazionale femminile di basket. L’intento della società è quello di non tralasciare nulla per raggiungere il miglior risultato sportivo possibile».
In linea generale quali sono gli obiettivi che la squadra mira a raggiungere in questo campionato?
«In realtà l’unico costante obiettivo che ci poniamo è quello di riuscire a migliorare i risultati della stagione precedente. Questa è l’idea che accomuna tutti i componenti del gruppo; ognuno di noi darà il proprio contributo, pur consapevoli delle difficoltà che un campionato difficile ed equilibrato come quello di Serie A2 riserva ogni anno. Il tempo, il lavoro e il campo daranno, come sempre, il responso finale».