La Poderosa Pallacanestro Montegranaro è lieta di comunicare di aver rinnovato per i prossimi tre anni il general manager Alessandro Bolognesi. Il trentunenne da Porto Sant’Elpidio sarà ancora l’architetto della squadra gialloblu ed è già al lavoro da settimane per varare il nuovo progetto tecnico per la Poderosa che verrà. «Ai Bigioni devo tantissimo e non credo di aver fatto ancora abbastanza rispetto a quanto loro hanno fatto per me – spiega il gm gialloblu – ripartiamo con immutato entusiasmo, ma anche con la certezza di dover fare qualcosa di diverso rispetto a quanto fatto negli anni passati».
Il primo segno di discontinuità con il più recente passato è stato dettato dalla separazione con coach Cesare Pancotto, fresco di contratto stipulato con la Pallacanestro Cantù. «A fine campionato, ci siamo messi serenamente tutti davanti ad un tavolo per definire le linee guida per la nuova stagione – racconta Bolognesi – ma ovvio che dopo una stagione come quella passata c’erano mille attenzioni su Cesare da parte di società di livello superiore. Lui appartiene a quel livello e, come era successo a stagione in corso con Simmons, non ci siamo voluti opporre alla sua volontà di trovare nuove sfide. Con le risorse che abbiamo, non possiamo permetterci di ambire a qualcosa in più rispetto a quanto abbiamo fatto finora, per cui ci non avrebbe avuto senso forzarlo a restare vincolato al contratto in essere».
Quella che Bolognesi sta plasmando è una Poderosa che vuole essere ancora di più un “laboratorio” per le giovani promesse che vogliono lanciarsi nel basket che conta. «In queste prime due stagioni di Serie A2 abbiamo fatto stra-bene, cercare di fare ancora di più ci esporrebbe al rischio di fare il passo più lungo della nostra gamba – sottolinea il general manager gialloblu – per questo abbiamo deciso di spingere ancora di più sulla valorizzazione di giovani emergenti. La conferma di Mastellari con un ruolo più importante va in quella direzione, vedremo se ci sarà modo di trattenere anche qualcun altro ma ovviamente siamo stati costretti anche a scelte dolorose».
Il riferimento è principalmente per i “tre tenori” Valerio Amoroso, La’Marshall Corbett e Jeremy Simmons, ma non solo. «Dopo un campionato del genere le richieste non mancano loro di certo – prosegue Bolognesi – sarebbe bello confermare in blocco un gruppo che ha fatto così bene e ci dispiace davvero tanto dover fare alcuni sacrifici. Ma abbiamo deciso di voltare pagina, di definire un progetto tecnico tutto nuovo: crediamo che questa possa essere la nostra strada nel medio-lungo periodo, tenendo ovviamente sempre d’occhio i conti del budget».
Il timoniere della squadra dovrà avere delle caratteristiche ben precise. «Abbiamo le idee chiare su questo – dice ancora il dirigente gialloblu – dovrà essere un allenatore esperto, abituato ad affrontare sfide di questo tipo e che non ha paura di dare spazio a giovani e giovanissimi anche al costo di perdere qualche partita in più. Ci sono dei contatti ben avviati, contiamo di definire la questione panchina entro breve per poi spingere sull’acceleratore con la costruzione della squadra. La priorità assoluta ogni anno è sempre quella di mantenere la categoria, poi in queste due stagioni siamo stati bravissimi a fare dei risultati eccezionali, entrando nei playoff ed arrivando fino ai quarti di finale. Sul lungo periodo, vogliamo consolidarci sempre di più a questo livello e confermarci squadra capace di credere in giovani di valore: guardare ai casi di Campogrande, Treier e anche Nikolic, tutti e tre finiti in Serie A, non può che renderci orgogliosi».
La Poderosa del futuro sarà quindi ancora più giovane di quella che è stata in questi primi due anni nel secondo campionato nazionale: «L’idea è quella di avere nei dieci almeno 4 under, con ragazzi firmati con contratti pluriennali in modo da poterne seguire la crescita anno dopo anno – dichiara Bolognesi – ovviamente a questi ragazzi dovremo affiancare alcune sicurezze, giocatori d’esperienza cui loro possano appoggiarsi. Per quanto riguarda gli americani dipende dalle caratteristiche degli italiani che inseriremo. La scorsa estate partivamo da Corbett già confermato quindi il percorso era in parte tracciato, ma in linea generale continueremo a cercare ancora un esterno ed un lungo. Abbiamo alcuni contatti avviati, vedremo nelle prossime settimane».
Grande gioia non solo sotto il profilo “sportivo” ma anche umano quella del vicepresidente Riccardo Bigioni. «Per noi Alessandro non è solo un general manager, lui è il cuore della Poderosa – afferma Bigioni – sportivamente è nato con noi e negli anni si è creato un fortissimo legame personale. Abbiamo condiviso le tante gioie e anche gli incidenti di un percorso finora meraviglioso. Per questo siamo contenti ed orgogliosi di andare avanti con lui in questo nuovo progetto e crediamo fortemente che sia lui il punto da cui ripartire con la programmazione, il vero perno di tutta la struttura che stiamo iniziando ad assemblare. Tutta Italia ormai conosce le sue doti, ha avuto molte richieste per cui la scelta di continuare a stare al nostro fianco ci riempie di gioia e ci dà fiducia sul fatto che la strada che abbiamo imboccato sia quella giusta per il bene della Poderosa».