Barometro tendente ancora al brutto in casa dell’Autosped che, dopo il terzo ko consecutivo subito a Crema, torna tra le mura amiche (sabato 16, ore 21 a Tortona) per ospitare il Ponte Casa d’Aste Sanga Milano con l’obiettivo, non semplice però, di tornare alla vittoria e di scacciare i brutti pensieri che le sconfitte delle ultime settimane si sono portati inevitabilmente in dote. Il morale, domenica, dopo il match contro la Parking Graf, era decisamente basso anche perchè mentre contro Alpo e Bolzano la squadra era complessivamente piaciuta e non era stata decisamente baciata dalla buona sorte, la gara con le cremasche, buona solo per metà, ha costituito, alla resa dei conti, un passo indietro rispetto alle precedenti uscite, e questo nonostante per la prima volta coach Pozzi potesse disporre, seppur certo non al meglio, di tutte le nuove arrivate. Inutile piangere sul latte versato, però, nè giova continuare a rimuginare sulle occasioni perse contro le veronesi e le altoatesine perchè il rischio è quello di entrare in un vortice di negatività che sicuramente non aiuta; anche perchè dopo la sfida di sabato l’Autosped è attesa da due trasferte consecutive su campi per nulla facili (Sarcedo e Vicenza) e successivamente dal turno di riposo.
E’ fin troppo scontato dire che sarebbe vitale vincere contro Il Ponte ma è altrettanto certo che l’impegno che attende le giraffe sarà tutt’altro che agevole visto che le milanesi hanno anch’esse assoluto bisogno di far punti per abbandonare le zone basse della classifica; classifica che non deve trarre in inganno, infatti, perchè il Sanga è stato decisamente penalizzato da un calendario molto complicato che ha proposto, in avvio di stagione, squadre di primissima fascia come Moncalieri, Alpo, Crema e Udine oltre alla matricola terribile Sarcedo. Roster che non è mutato moltissimo rispetto allo scorso campionato visto che solo due sono state le uscite estive ed esattamente l’ala Zagni, approdata a Crema, e la comunitaria Royo Torres; molto pesante, oggettivamente, la perdita della spagnola che con il suo arrivo aveva permesso alla formazione di Pinotti di cambiare passo, tanto da disputare un bellissimo girone di ritorno e di approdare ai playoff. Il posto di Royo Torres è stato preso dalla ala croata Karmen Cicic, reduce da un buon campionato a Selargius, che si è dimostrata particolarmente temibile dall’arco; le altre due new entry, ampiamente di categoria nonostante siano ancora piuttosto giovani, riguardano la play guardia Lussana che dopo alcune stagioni ad Albino (dal cui vivaio proviene) l’anno scorso era approdata al Cus Cagliari e l’ala Beretta, prodotto del floridissimo settore giovanile Geas, arrivata da Varese ma con esperienze in A2 anche ad Alghero e Carugate. Questi arrivi si innestano su uno zoccolo duro che vede in Quaroni (play), Toffali (guardia), Carrara e Guarneri (Ala/Pivot) le giocatrici con maggiore minutaggio ed esperienza, integrate da Trianti (ala) e Visigalli (guardia) e dalle più giovani Dell’Orto, Stilo e Pagani.
Una rosa in grado, quindi di ben figurare, ed in effetti in alcune delle sconfitte maturate in questa prima fase la compagine milanese è comunque uscita dal campo a testa alta e destando una buonissima impressione motivo per cui le castelnovesi faranno bene ad approcciare al match con la massima determinazione ed intensità. Anche perchè, confermando il fatto che il periodo sia poco propizio, ancora una volta l’Autosped non potrà scendere in campo al completo visto che Podrug, rientrata domenica scorsa dopo un mese di stop, si è fermata nuovamente e difficilmente sarà della partita anche perchè, con il permesso della società, è tornata in Croazia per sottoporsi ad una ulteriore visita medica. Non esistono ricette speciali o pozioni magiche per uscire da questa situazione, serve ‘solo’ tanto lavoro, e soprattutto, tanta coesione e spirito di gruppo.
Ripartendo dalle cose buone che, anche in queste tre sconfitte, non sono mancate e che devono infondere fiducia in prospettiva futura; aver giocato alla pari, e per certi tratti anche meglio, di squadre di prima fascia come Alpo, Bolzano e Crema lascia supporre che la strada intrapresa sia quella giusta, a patto ovviamente di eliminare, o ridurre al minimo sindacale, gli errori che hanno impedito alle castelnovesi di conquistare la vittoria. In certe sfide il confine tra vittoria e sconfitta è talmente sottile e labile che può bastare un singolo episodio a determinarne l’esito. Sabato le giraffe dovranno mettere in campo grande intensità, badando bene, però, ad evitare che diventi frenesia e voglia di strafare, specie nei momenti in cui magari le cose non dovessero andare per il verso giusto.
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