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A2 F – Elite: Intervista doppia a Irene Kolar e Natalia Introna, “la nostra meglio gioventù”

A2 F - Elite: Intervista doppia a Irene Kolar e Natalia Introna, "la nostra meglio gioventù"

Quaranta anni in due, beate loro. E tanta voglia di arrivare, di migliorare, di vincere. Natalia Introna e Irene Kolar, le due classe  2000 di Elite, sono attualmente impegnate su due fronti: la serie A e il campionato under 18, attualmente in pieno girone interregionale. Grintose e determinate in campo, sono due ragazze aperte, solari, educate al di fuori ed è veramente un piacere parlare un po’ con loro di basket e non solo.

 

Cominciamo dall’under 18: nonostante le due vittorie contro Rimini e Lucca, è inutile negare che la sconfitta interna contro Battipaglia sia stata un duro colpo. Quanta fiducia continuate ad avere nel primo posto nel girone?

 

Natalia: “è stata una battuta d’arresto pesante perché ci credevamo molto. Comunque sono dell’idea che nulla sia impossibile e quindi continuo a crederci. Abbiamo ancora molte partite e un obiettivo comune, per ora penso solo a lavorare e ad arrivare alla partita di ritorno nelle migliori condizioni fisiche e mentali per cercare di ribaltare il risultato.

Irene: “sicuramente non è facile mandare giù quella sconfitta, ma di certo non è il momento di piangerci sopra e perdere fiducia. Dobbiamo pensare a vincere tutte le altre partite e arrivare nelle migliori condizioni possibili a casa loro, con la convinzione nei nostri mezzi, mettendo in campo grinta e cuore per ribaltare il risultato”.

 

Il diverso minutaggio rispetto al campionato di serie A che problemi comporta, se ne comporta, tanto a livello fisico che sul piano mentale?

 

Natalia: “la differenza si sente in entrambi gli aspetti, perché in A2 la concentrazione deve essere sempre alta, bisogna essere pronti ad entrare in campo e dare il massimo in qualsiasi momento, anche se per pochi minuti”.

Irene: “tra un campionato e l’altro la parte mentale è quella coinvolta maggiormente, nel mio caso. Infatti lavoro ogni giorno per rafforzare il mio carattere, soprattutto in funzione del mio ruolo in campo. A livello fisico è diverso soprattutto il ritmo partita e per questo è importante per me mantenere sempre un’intensità alta negli allenamenti e giocare il campionato u18 senza risparmio”.

 

Saliamo al “piano superiore”: che bilancio fare finora della vostra esperienza in serie A2?

 

Natalia: “è il mio primo anno in questa categoria ed è anche il mio primo anno lontana da casa, quindi non nego che all’inizio è stato un po’ difficile adattarsi. Per fortuna ho trovato delle compagne di squadra e uno staff che mi hanno sempre aiutato, sia dentro che fuori dal campo, e di conseguenza posso dire che finora sono abbastanza soddisfatta. Quanto al campo, allenarsi intensamente mi sta facendo capire su cosa devo ancora lavorare e su cosa posso migliorare”.

Irene: “questo è il mio secondo anno in A2 e per ora l’approccio non è stato facile, soprattutto perché sono sempre stata abituata a giocare da protagonista ogni anno tra giovanili e serie B, spesso con tre partite in una sola settimana. Ora sto convivendo con i miei limiti, fisici principalmente, ma ne sono consapevole e la mia passione mi porta comunque a lavorare duro ogni giorno per arrivare ad essere pronta a competere con giocatrici con più esperienza di me”.

 

I playout si avvicinano e, visto dall’esterno, la squadra sembra prendere sempre più fiducia. E’ davvero così? E come vi state preparando per arrivare la momento decisivo del campionato?

 

Natalia: “si, la squadra allenamento dopo allenamento è sempre più compatta, abbiamo fiducia nei nostri mezzi e pensiamo ad una partita alla volta. Per ora cerchiamo di finire bene il campionato, poi vedremo ai playout”.

Irene: “arrivare pronte per i playout sarà fondamentale e per questo dobbiamo sfruttare le partite che ci restano da qui alla fine del campionato per presentarci con una squadra solida nei momenti decisivi per la salvezza. Stiamo lavorando passo dopo passo e serve il contributo di tutte, perché nessuna da sola può portare avanti la squadra”.

 

Sul piano individuale cosa vi ha insegnato finora la stagione? Su cosa pensate di aver ancora bisogno di lavorare?

 

Natalia: “c’è sempre qualcosa su cui lavorare, sia a livello fisico che mentale e tecnico. Cerco di assimilare più insegnamenti possibile sia da parte dell’allenatore che dalle compagne più esperte per cercare di crescere giorno dopo giorno. Non nego che non sempre è facile paragonarsi con persone più esperte però fa parte del gioco e cerco di trarne il massimo vantaggio possibile”.

Irene: “considero il mio non accontentarmi mai come una forza, e per questo ci sarà sempre qualcosa su cui dovrò lavorare. Mi sto concentrando in questo momento sul migliorare la mia difesa e migliorare la mia visione di gioco in campo. Cerco di trarre insegnamenti in ogni situazione che mi si presenta in allenamento o in partita, positiva o negativa che sia”.

 

Irene e Natalia fuori dal campo. Cosa fanno e a cosa amerebbero dedicare più tempo quando non sono impegnate con il basket?

 

Natalia: “fin da quando ero piccola ho sempre dedicato molto tempo al basket, sacrificando quasi tutti gli altri impegni. Quest’anno ho iniziato l’università, studio Scienze della formazione primaria qui a Roma e oltre al basket mi piace molto il mare, in qualsiasi stagione, quindi mi piacerebbe avere un po’ più di tempo per viaggiare”.

Irene: ”il basket è sempre venuto prima di qualsiasi altra cosa per me, non rimpiango le mie scelte, tuttavia con il tempo ho anche imparato ad essere aperta ad altro. Quest’anno ho iniziato l’università, studio Ingegneria gestionale e, nonostante i sacrifici per conciliarla con l’impegno sportivo, mi sta interessando molto. Desidererei avere più tempo per viaggiare e forse anche per essere più presente per le mie amicizie e i miei legami più stretti, che spesso ho trascurato in questi anni vivendo fuori casa”.

 
 

 

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