Il Famila Schio fa valere il fattore campo aggiudicandosi il derby e mantenendo il primo posto in accoppiata con Ragusa. Si allunga così la classifica che vede Lucca, vittoriosa nei confronti di San Martino di Lupari, aggiungersi alle inseguitrici a quota 12.
De Shields, Cinili, Gruda, Dotto e Harmon si avvicinano al cerchio di metà campo per la palla a due opposte a Anderson, Bestagno, Carangelo, De Pretto e Steinberga.
Inizio favorevole alle scledensi che si portano subito sul 4 a 0 grazie a Harmon e De Shields. Accorcia Steinberga ma è ancora De Shields a lasciare la propria impronta sul referto. La sospensione di Harmon è di quelle che non perdonano anche se, immediata, arriva la risposta dell’ala lettone (8-4 a -5,35). Accelerata improvvisa delle Orange che piazzano un parziale terrificante di 10 a 0 prendendo il volo (19-4 a -3,29). L’attacco orogranata non riesce a replicare con la necessaria efficacia alle folate avversarie e così Schio ottiene il massimo vantaggio (23-4 a -1,33). L’Umana reagisce rabbiosamente con Petronyte che infila 4 punti importanti e chiude la prima frazione sul 23 a 10 sul canestro di Gorini.
La ripresa del gioco, dopo la prima mini pausa, assiste alla “magia” di Macchi che trova il fondo della retina avversaria a dispetto di un equilibrio precario. L’Umana potrebbe ridurre ulteriormente il divario ma il tiro di Gorini carambola sul ferro. Come da copione, va invece a buon fine l’incursione di De Shields anche se “Chicca” Macchi, questa volta dalla lunga, mantiene in contatto le lagunari. De Pretto aggiusta la mira e viene premiata da oltre l’arco per il 26 a 18. Harmon stabilisce il nuovo vantaggio in doppia cifra e Petronyte e Battisodo fanno avanzare rapidamente il tabellone. Macchi, sul legno che l’ha vista alzare trofei per molte stagioni, si prende le necessarie responsabilità e tiene in linea di galleggiamento le compagne. Sul fronte avversario, De Shields infiamma il pubblico amico divorando il parquet e depositando a canestro (33-23 a -5,05). Jillian Harmon e De Pretto ingaggiano un duello a distanza mantenendo immutato il distacco. Valeria De Pretto fa valere la propria fisicità in fase offensiva. Il 37 a 29 è sempre opera del numero 10 veneziano, ben coadiuvato da Anete Steinberga che riduce ulteriormente il gap. La lunetta è magnanima con Francesca Dotto mentre de Pretto insacca il suo undicesimo punto personale e De Shields manda le formazioni negli spogliatoi sul 41 a 33.
Harmon apre le danze dopo l’intervallo lungo ed è ancora il primo passo di De Pretto a lasciare sul posto la propria marcatrice diretta. Nuovamente la neozelandese a segno e immediata risposta da parte di Steinberga che non può fallire l’assist di Anderson. Gruda sa sfruttare la troppa distanza concessa da Bestagno in difesa ma l’Umana, grazie a due palloni letteralmente “scippati” si riporta sul -6 (47-41 a -6,06). L’”occhialuta” Diamond De Shields esce dal time out richiesto da coach Vincent con una tripla che riallontana la Reyer. De Pretto continua la sua performance ma Gruda sa essere ottimo terminale dell’attacco vicentino. L’Umana concede qualche rimbalzo di troppo sotto i propri tabelloni e Cinili, Dotto e Harmon non si fanno sfuggire l’occasione per un nuovo implacabile allungo (60-45 a -2,12). Francesca Dotto dimostra di meritare la maglia azzurra e, dai 6,75, replica all’azione da tre punti di Gorini. Per Steinberga solo retina dall’angolo estremo ma l’antisportivo sancito a Gorini consente alle padrone di casa di chiudere la terza frazione sul 67 a 51.
La mano di Macchi questa sera è “fatata” anche da oltre l’arco e da il “LA” alle conclusioni di Petronyte e Jolene Anderson che riaprono improvvisamente la gara (67-59 a -8,18). Dotto e De Shields ricacciano indietro le veneziane che, ancor una volta, non si danno per vinte e grazie a Petronyte riescono non perdere definitivamente contatto (71-61 a -6,32). De Shields e Dotto dalla lunetta firmano l’ennesimo break (75-61 a -5,35). Applausi anche per Olbis che si fa trovare sotto canestro. Steinberga continua a lottare da par suo, esprimendo la consueta energia e caparbietà ma il cronometro scorre inesorabilmente avvicinando il buzzer finale.
Il match rimane saldamente nelle mani scledensi e a nulla possono le triple messe a segno da Penna e Carangelo che rendono solo meno pesante il divario.
Il Famila porta a casa i due punti e l’Umana Reyer esce con l’onore delle armi dal fortino scledense, pronta a vender cara la pelle nel prossimo confronto di EuroLeague contro la fortissima formazione di Praga.
Parziali: 23-10; 41-33; 67-51
Famila Wuber Schio: Keys 4, De Shields 18, Cinili 2, Gruda 12, Chagas n.e., Fassina, Andrè 6, Dotto 20, Battisodo 5, Battilotti n.e., Harmon 18, (all. Pierre Vincent)
Umana Reyer: Anderson 3, Bestagno, Carangelo 9, Gorini 5, De Pretto 15, Steinberga 20, Petronyte 10, Pastore n.e., Meldere n.e., Penna 3, Macchi 11 (all. Giampiero Ticchi)
Totali di squadra:
Famila Wuber Schio: tiri da 2 31/50, tiri da 3 3/13, t.l. 14/16, rimb. dif. 27, rimb. off. 9, p.p. 12, p.r. 10, assist 14
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 20/44, tiri da 3 8/20, t.l. 12/13, rimb. dif. 21, rimb. off. 9, p.p. 12, p.r. 4, assist 12