l prossimo anno la lunga slovacca Sabina Oroszova vestirà la maglia dell’Allianz Geas. Nata a Bratislava nel 1993, l’ala grande/pivot di 193 cm è il giusto innesto nel reparto interne della società sestese. Oroszova ha già vissuto un’esperienza nel massimo campionato italiano, nella stagione 2017-18 con San Martino di Lupari.
Dopo aver disputato tutti i campionati giovanili nella squadra della sua città natale, l’SBK Samorin, la lunga passa a giocare in Ncaa per la Eastern Illinois University di Charleston di cui è seconda ogni tempo alle voci rimbalzi e stoppate, venendo inserita nel secondo quintetto All-American nel 2015. Inoltre, con le EIU Panthers Sabina ha chiuso la propria ultima annata con quasi 16 punti di media e oltre 10 rimbalzi, risultando leader della propria squadra in entrambe le voci e anche nelle stoppate e nelle palle recuperate.
Dopo l’avventura in Ncaa, Oroszova torna in Slovacchia, dove rimane per due anni nel Piest’anske Cajky, con cui raggiunge la finale del campionato sia nel 2016 che nel 2017 e vince la coppa di Slovacchia nel secondo dei due anni di permanenza. Con quella squadra Sabina produce 7.2 punti e 6.1 rimbalzi il primo anno e 9.2 (52% da due e 33% da tre) con 7.6 rimbalzi il secondo. Nel 2017, l’ala grande decide di accettare l’offerta di San Martino di Lupari, con cui corre ad una media di 11.1 punti (51% da due, 29% dall’arco e 69% dalla lunetta), 5.6 rimbalzi e 1 assist, andando per tredici volte su ventiquattro totali in doppia cifra di punti e siglando un season-high da 26 punti (11/13 da due), 15 rimbalzi, 2 assist, 3 stoppate e 38 di valutazione contro Broni. Lo scorso anno Oroszova ha giocato in Polonia (Wisla Cracovia) e in Repubblica Ceca per il Valosun Brno, con cui ha macinato 8.9 punti (47% da due, 31% da tre, 84% ai liberi), 6.7 rimbalzi, 1.2 assist e 1.2 rubate.
Oroszova ha anche indossato la maglia della nazionale slovacca con le giovanili (Under 16, Under 18 e Under 20) e dal 2017 sta continuando a rappresentare il proprio Paese con la squadra senior.
L’abbiamo intervistata per raccogliere alcuni commenti sui suoi trascorsi e sugli obbiettivi futuri.
– Come stai passando questo periodo estivo?
“Non sono ancora stata in vacanza quest’anno: al termine della mia ultima stagione in Repubblica Ceca sono tornata a casa per qualche giorno di riposo, prima di partire per il raduno della nazionale. Fino ad ora mi sono allenata e ho disputato amichevoli con la Slovacchia e continuerò fino alla fine di giugno. Appena il raduno finirà partirò per le Isole Canarie con alcuni miei amici”.
– Raccontaci brevemente della tua carriera.
“Ho iniziato a giocare a basket a 8 anni. Sono cresciuta cestisticamente nella mia città natale, Samorin, dove ho percorso tutta la trafila dei campionati giovanili. A 17 anni, quando ho finito le scuole superiori, mi è stata offerta una borsa di studio per un college negli Stati Uniti, la Eastern Illinois University, che gioca in Ncaa. Dopo quattro anni trascorsi in America a studiare e a giocare, ho deciso di tornare in Slovacchia con il Piest’anske Cajky. Sono stati due anni grandiosi, passati vicino alla mia famiglia competendo anche in EuroCup nel mio primo anno da professionista. La mia prima esperienza all’estero è stata quella di San Martino di Lupari, durante la quale mi sono innamorata dell’Italia. Lo scorso anno sono andata a disputare l’EuroCup con il Wisla Cracovia e nella seconda parte della stagione sono passata al KP Brno”.
– In particolare, come sono state le tue esperienze con le EIU Panthers e con San Martino? Come ti sei trovata in Italia? Che cosa pensi del livello di competizione della serie A1 italiana, rapportato agli altri campionati?
“Porterò sempre con me il lieto ricordo che mi ha dato l’esperienza alla EIU, non soltanto dal punto di vista sportivo, ma anche da quello accademico e umano. Lì ho trovato amicizie profonde e durature, sono diventata più aperta e ho imparato a prendermi cura di me stessa a soli 18 anni. Anche quella di San Martino è stata una grande esperienza per me. Ho molto apprezzato le mie compagne, il coach, le persone vicine alla squadra e soprattutto la competitività del campionato. Secondo me nella A1 italiana chiunque può battere chiunque, quando una squadra si presenta impreparata. Penso che in ciò si possa trovare la bellezza del basket e la conferma dell’alto livello del campionato italiano”.
– Quali sono le tue mosse migliori e la tua “comfort zone” sul campo?
“Posso ritenermi una buona tiratrice di piazzati sia da due che da tre, ma mi piacciono anche il contatto e la fisicità dentro il pitturato”.
– Qualcuno nella tua famiglia ha mai fatto sport ad alto livello?
“I miei genitori e mio zio erano canoisti. Mio zio ha preso parte all’Olimpiade di Atlanta del 1996. Però sono l’unica della famiglia ad aver preso la strada della pallacanestro”.
– Quando non sei in palestra, come ti piace passare il tempo? Quali sono i tuoi hobby?
“Mi piace molto guardare film, leggere ed esplorare posti nuovi. Potrei passare giorni interi a passeggiare per città, oppure seduta in qualche bel caffè a guardare scorrere la vita degli abitanti attorno a me”.
– Perché hai detto di sì alla proposta dell’Allianz Geas?
“Ho sempre ricevuto informazioni positive sull’Allianz Geas: è una grande società. Lo scorso anno ho seguito e guardato le partite del campionato italiano: al primo anno di ritorno in A1, Sesto ha fatto molto bene. Mi sono piaciute sia la squadra sia l’impronta data dagli allenatori”.
– Che cosa pensi di poter dare alla squadra il prossimo anno?
“Spero di portare nuova energia e un atteggiamento positivo. Sono pronta a lavorare duramente e a fare tutto ciò che l’allenatrice mi chiederà”.
– Parlaci della tua esperienza con la nazionale slovacca.
“È sempre stato un onore poter rappresentare il mio Paese, sia con le giovanili che con la squadra senior. Ho passato tutte le mie estati allenandomi e preparandomi per i campionati europei, facendo molti sacrifici, ma sono sempre stata grata per quei periodi trascorsi con la nazionale. Ora, con la selezione A il livello si è ovviamente alzato. Di recente non siamo riuscite a qualificarci ad Eurobasket Women 2019 e questo mi ha deluso. In questo periodo ci stiamo già preparando per i prossimi turni di qualificazione: spero che la nostra squadra riesca a disputare l’Europeo del 2021”.
Con queste parole coach Cinzia Zanotti accoglie Oroszova a Sesto: “Sabina è una giocatrice estremamente duttile: è in grado di giocare sia da 4 che da 5. Dispone di una buona fisicità in area, ma ha anche una predisposizione per il gioco perimetrale. Con i suoi oltre 190 cm di altezza, ha una stazza importante; inoltre, ha già avuto esperienze in Italia e conosce di già il nostro campionato. L’anno scorso ha disputato una stagione molto buona. Due anni fa avevamo già cercato di contattarla e siamo molto contenti di essere riusciti a ingaggiarla ora”.