Al Mondiale di volley le azzurre continuano a snocciolare la tabellina del tre, con una disinvoltura impressionante. Anche la forte Turchia, allenata dal ct italiano Giovanni Guidetti, deve piegarsi a un’Italia inarrestabile: 3-0 in un’ora e 13 minuti di gioco, con punteggi che rispecchiano l’abisso, non preventivabile alla vigilia (la Turchia è una delle maggiori potenze europee e ospita uno dei maggiori e più ricchi campionati del Vecchio continente), tra le due formazioni: 25-19, 25-21, 25-12. Le vittorie a Sapporo ora sono quattro, tutte con lo stesso punteggio: Bulgaria, Canada e Cuba le prime vittime azzurre. Mazzanti può ora guardare con grande fiducia allo scontro di domani (ore 12.20, Raisport) con la Cina, uno spareggio per il primo posto nella pool B: un’altra vittoria sarebbe importante anche in ottica seconda fase, dove le nazionali, come al maschile, ripartono dai risultati ottenuti nel primo girone.
Solita mattatrice all’Hokkaido Sports Center è Paola Egonu, 15 punti (13/28 in banda più due ace), bene anche Sylla (13 vincenti su 19 tentativi), notevoli i 5 muri di Anna Danesi. Pochissimi avvicendamenti durante la partita: Mazzanti mette dentro solo Cambi per il servizio e per brevi tratti del secondo e del terzo set Parrocchiale, segno che la squadra ha raggiunto una fisionomia definitiva, con Malinov in regia, De Gennaro Libero, Chirichella centrale, capitana e trascinatrice morale delle azzurre. Turchia irriconoscibile rispetto alla squadra che aveva chiuso al secondo posto dietro gli Usa la Nations League (l’Italia era rimasta fuori dalla Final Six, storia della scorsa estate): nessuna, stamane, è riuscita a superare la doppia cifra. Boz, l’opposto, ha chiuso con uno score di 2/17.
Primo set in salita, con la Turchia che trova un break sul 6-4 prima però che le azzurre si riportino davanti con Danesi (muro per l’11-8). Chirichella ed Egonu allungano ancora, poi Bosetti firma il 20-15, chiude ancora l’opposto azzurro, di potenza.
L’Italia parte subito con un 4-0 in avvio di secondo set, due muri di Danesi. Qualche errore riporta la Turchia sul 12-12 e poi anche sul 15-13. Viene fuori l’esperienza di Bosetti (19-16), poi primo tempo e muro di Danesi, infine è Sylla a mettere al suolo il punto numero 25.
Il terzo set ha i connotati di un allenamento: avvio ed è 7-3 con un muro di Chirichella e due siluri di Sylla. Due vincenti al servizio di Chirichella portano il 9-3, poi Egonu resta immarcabile in attacco (13-4 e poi 17-7 con un ace). Chiude Danesi dopo 20 minuti di gioco a senso unico. Vittoria in scioltezza che alimenta sogni dorati. Ma, come insegna anche il Mondiale maschile, restiamo con i piedi per terra.