Final Six: 2° semifinale
Usa – Cina 3-1 (25-23, 25-20, 18-25, 25-18) –
NANCHINO – La finale della VNL sarà tra Turchia e Usa. Dopo il risultato a sorpresa della prima semifinale il team di Kiraly ha confermato i favori del pronostico contro la Cina e dunque nel match per il 1° posto si riproporrà la sfida inaugurale di questa Final Six. Mercoledì vinsero gli Usa 3-2 dopo aver rimontato 2 set di svantaggio.
PIU’ E MENO – Bartsch con 24 punti ed il 40% in att. è la migliore in campo, ma negli Usa brillano anche Akinradewo (14 punti, 59% in att. e 1 muro) ed Hill che rileva Larson sul 16-21 del 3° set ed in poco più di 1 set mette a segno ben 10 punti. La Cina sfrutta l’ottimo impatto di Li Yingying sul match (dentro dal 7-3 del 3° set chiude con 14 punti, il 50% in att. e 2 ace) ed un black out in ricezione statunitense per rientrare in partita, ma a sua volta presenta i soliti cronici problemi in ricezione. Il vantaggio dilapidato nel 1° set ed una Zhu Ting ben marcata (“solo” 42% in att. con 18/43) completano l’opera in favore delle nordamericane.
I SESTETTI – Kiraly ripropone Lloyd-Murphy; Bartsch-Larson, Dixon-Akinradewo e Robinson; Lang Ping risponde con a sorpresa Diao Linyu in regia mentre per il resto sono confermate Gong Xiangyu, Zhu Ting, Liu Xiaotong, Yuan Xinyue, Yan Ni e Lin Li.
LA PARTITA
1° set: Con un parziale di 5 punti consecutivi chiuso da un errore di Bartsch e da un contrattacco di Liu Xiaotong la Cina si porta a +3 al 1° time-out tecnico: 5-8. La formazione di Lang Ping sembra più in palla rispetto alle ultime uscite e scappa a +5: Lloyd sbaglia l’alzata per Larson che non rimedia (9-13) e nell’azione successiva incappa in una murata: 9-14. Zhu Ting chiude un megarally per il massimo vantaggio Cina (9-15). Gli Usa abbozzano una reazione (11-15), ma la rimonta vera e propria parte dopo l’errore in battuta di Hancock (13-18) in campo con Drews per il classico doppio cambio. Contrattacco di Bartsch (15-18), contrattacco di Drews (16-18), Cina di nuovo a +4 (16-20), contrattacco di Bartsch (18-20), 4 tocchi cinese (19-20) ed infine parità sull’ace di Larson: 22-22. La ricezione cinese vacilla ancora nel momento decisivo: ace di Dixon (24-23) e poi errore clamoroso in copertura dopo muro su Zhu Ting (25-23).
2° set: Parziale in bilico sino al 5-5 poi gli Usa scappano: slash di Akinradewo (7-5), errore di Liu Xiaotong (8-5), muro su Yuan Xinyue (11-7), doppio contrattacco di Bartsch (14-9 e 15-9) con Zhu Ting ben controllata. Sul 16-10 entra Zeng Chunlei per Gong Xiangyu. Gli Usa concedono qualche errore di troppo (2 Larson e 1 Bartsch) tanto che la Cina arriva sino al -2 quando Diao Linyu mura Larson (20-18), ma Murphy (22-18) ed un muro su Zhu Ting (23-18) ridanno subito agli Usa altri 2 break point di vantaggio. Chiude sul 25-20 un errore in battuta di Zhu Ting.
3° set: Resta in campo Zeng Chunlei nella Cina, ma sul 4-3 cambia la diagonale con gli ignressi di Ding Xia e Gong Xiangyu. Non gira però Liu Xiaotong (out del 5-3 e murata del 6-3) che dunque viene sostituita da Li Yingying. La giovane promessa del Tianjin, dopo l’errore di Yuan Xinyue (7-3), ha subito un bell’impatto con un attacco (7-4 e poi contrattacco di Zhu Ting, 7-5) e 2 ace: 7-6 e 7-7. Il filotto cinese prosegue con l’errore di Murphy (7-8) ed il muro di Gong Xiangyu su Bartsch (7-9). Akinradewo pareggia murando Zhu Ting (9-9), ma Larson sbaglia (9-11). Gli Usa vanno in confusione in ricezione: contrattacco di Gong Xiangyu (10-13), ace di Gong Xiangyu (10-14) e facile slash per Yan Ni (10-15). Sul 16-21 dentro Hill per l’opaca Larson, ma differentemente dal 1° set la Cina non si fa riprendere ed anzi chiude sul 18-25.
4° set: Resta in campo Hill per Larson. Cina ovviamente con la formazione che ha recuperato il 3° set. Subito 3 punti (e 1 break-point) di Hill per il 5-3. Murphy aggiunge l’ace del 6-3 e viene aiutata dal nastro sull’attacco del 7-4. Gong Xiangyu sbaglia (9-5), mentre Bartsch e Hill (12-7) non sbagliano più un colpo. Li Yingying invade su alzata troppo attaccata a rete (13-7). Le ultime chance cinesi di rimonta se ne vanno sul megarally chiuso da Dixon (18-12). Hill è scatenata ed è suo anche l’ultimo punto: 25-18.