MODENA – Giocate anche le altre 7 partite della 13° giornata della VNL femminile.
Dopo Cina (organizzatrice) ed Usa anche il Brasile (prevedibile successo sul Belgio) e la Serbia (clamorosa vittoria sugli Usa ottenuta con le “seconde linee”) staccano la qualificazione alla Final Six.
Restano minime le chanche dell’Italia che matematicamente può ancora sperare di superare una tra Turchia ed Olanda, ma al team di Guidetti basterà ottenere un’altra vittoria con qualunque punteggio (Germania senza Lippmann e Cina “B” le prossime non irresistibili avversarie) per qualificarsi e simile è la situazione delle orange a cui basterà un’altra vittoria (o anche 2 sconfitte al tie-break se l’Italia dovesse perdere almeno 1 set nei prossimi 2 incontri) da ottenere o contro Cina “B” o contro la Germania senza Lippmann.
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Pool 17 (a Stoccarda)
Turchia – Olanda 2-3 (11-25, 29-31, 25-16, 25-20, 10-15) –
In quello che era il match clou di giornata, in parte perché rilevante per la classifica ed in parte perché era il primo confronto diretto tra le 2 formazioni dopo il cambio di panchina di Guidetti, alla fine la spuntano le orange.
L’avvio della Turchia è disastroso in fase di cambiopalla (ricezione deficitaria ed attacco quasi inesistente ed anche qualche fallo di posizione) tanto che a metà 2° set sul punteggio di 11-25 e 9-16 l’Olanda ha oltre il 70% di punti realizzati sul proprio turno di battuta. Poi gli ingressi di Alikaya, Karakurt (per la verità poco efficace) e soprattutto Baladin per Ozbay, Boz ed Ercan (dal 3° set anche Arici per Gunes) rimettono in corsa la Turchia che rimonta e cede il set solo 29-31 su un contrattacco di Sloetjes. Il 3° set segue il trend della seconda parte del 2° set e la Turchia conduce dall’inizio sino al 25-16. Nel 4° è l’Olanda a partire bene (3-8), ma la Turchia ritrova linfa dopo il ritorno di Boz per Karakurt ed approfitta del calo dell’Olanda per pareggiare (25-20). Nel 5° set c’è Stoltenborg per Dijkema e l’Olanda prende il sopravvento nelle fasi finali.
Non riesce la vittoria da ex a Guidetti, ma dopo un avvio difficile la Turchia vende cara la pelle
Germania – Cina 2-3 (25-20, 27-25, 17-25, 23-25, 8-15) –
Pur senza Lippmann (a referto da 2° libero per un problema alla coscia) la Germania riesce a portarsi in vantaggio 2-0 sulla Cina “B” (rimaste in Cina coach Lang Ping, Xia Ding, Yang Fangxu, Zhu Ting, Liu Xiaotong, Yan Ni e Lin Li), poi l’ingresso di Li Yingying per Liu Yanhan ed i troppi errori tedeschi (a fine partita saranno addirittura 37 contro 16) ispirano la rimonta della Cina.
Pool 18 (a Walbrzych)
Russia – Rep. Dominicana 3-0 (25-21, 25-20, 25-16) –
In una partita non particolarmente significativa la Russia (con i risultati odierni matematicamente eliminata dalla F6) batte 3-0 la Rep. Dominicana e conserva l’ottavo posto in classifica.
Polonia – Giappone 3-2 (18-25, 25-15, 25-16, 21-25, 16-14) –
Dopo aver sprecato un vantaggio di 17-11 nel 4° set e di 13-11 nel 5° la Polonia si aggiudica comunque in extremis lo scontro diretto contro il Giappone ed è provvisoriamente nona in classifica. Grande partita per Smarzek che realizza 33 punti col 52% in attacco.
Pool 19 (a Eboli)
Brasile – Belgio 3-1 (25-15, 25-14, 21-25, 25-23) –
Il Brasile passeggia per 2 set contro il Belgio (schierato con Goliat al posto di Grobelna), poi si distrae nel 3° set complici gli ingressi di Monique e Rosamaria per Tandara e Gabi (per la prima volta in campo per 2 set anziché uno in questa VNL) e la grande partita di Herbots che chiude con 21 punti. Il rientro di Tandara nel 4° set dà una mano alla formazione di Zé Roberto che con il 3-1 chiude il discorso qualificazione con 2 giornate di anticipo.
Pool 20 (a Santa Fé)
Serbia – Usa 3-1 (30-28, 23-25, 25-20, 25-18) –
Pur senza le infortunate Mihajlovic e Mina Popovic ed anche senza Antonijevic, Silvija Popovic, Veljkovic e sopratutto Boskovic (queste ultime 5 tutte rimaste in patria assieme a coach Terzic) la Serbia, trascinata dalle ispirate Milenkovic e Bjelica confeziona un clamoroso 3-1 agli Usa, per la verità apparsi in grande difficoltà in ricezione e più in generale largamente al di sotto dei propri standard (ad esempio vedasi l’8/43 in att. di Hill). Che la formazione di Kiraly non abbia recuperato le circa 47 ore di viaggio tra Jiangmen e Santa Fé?
Vittoria a sorpresa e qualificazione con 2 turni di anticipo per la Serbia
Argentina – Korea 3-0 (25-18, 26-24, 25-21) –
L’Argentina, sfruttando il debutto del capitano Nizetich, ottiene la sua prima (e probabilmente anche unica inclusi gli anni a venire vista la probabile retrocessione) storica vittoria nella VNL battendo 3-0 “mezza” Korea. Le asiatiche, come nella pool olandese di Apeldoorn, si sono infatti presentate senza la stella Kim Yeon-Koung e le centrali Yang Hyo-Jin e Kim Su-Ji.