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Sospetti su Serbia – Polonia. Grbic: “Perdere di proposito è contro la mia integrità di persona”

Grbic Grbic

Di Redazione

Nello sport, in tutti gli sport, di episodi che fanno discutere, che alimentano dubbi, se ne trovano molti. Dopo il “black wednesday” della Nazionale maschile, il famoso mercoledì in cui i ragazzi di Blengini sono stati sconfitti dalla Serbia sancendo la loro eliminazione dal torneo iridato, la domanda è sorta spontanea: la Serbia l’ha fatto di proposito a perdere contro la Polonia? Il Corriere dello Sport, nell’edizione odierna, riporta le parole di Nikola Grbic, il ct della nazionale serba in merito:
«lo vivo qua e lavoro in Italia ormai dal 94 – dice Nikola – L’Italia per me è la mia seconda casa, come per tantissimi ragazzi che giocano qua e una cosa del genere per me è come sputare nel piatto dove mangio. Non mi passa per la testa. Chi lo vuol vedere lo vede».
E spiega entrando nello specifico tecnico della partita.
«Abbiamo giocato con una squadra più forte, abbiamo cercato di vincere dall’inizio alla fine, purtroppo eravamo meno concentrati, meno lucidi, meno energetici di come siamo stati mercoledì. E abbiamo trovato una Polonia che ha giocato una partita straordinaria. Abbiamo commesso qualche errore di troppo e qualche situazione avrebbe potuto essere gestita in maniera diversa. Magari il risultato avrebbe potuto essere diverso. Però a perderla apposta no: per me è proprio contro la mia integrità come persona più che come allenatore o giocatore anni fa».

Era stato il primo a definirsi stupito della super Serbia ammirata contro gli azzurri.
«Ovviamente c’era da aspettarsi che non avremmo fornito una prestazione come quella di mercoledì, sarebbe stato troppo due partite perfette in due giorni. Si è visto subito, nel primo set abbiamo sbagliato otto battute. Nonostante quello eravamo sempre li avanti, abbiamo avuto le nostre chance, abbiamo perso il primo set su un ace con la palla che è entrata per un millimetro. Ci saremmo portati 1-0. Poi non so se se avremmo avuto energie per vincerla»

Per la Serbia già due sfide contro la Polonia. E magari potrebbe essercene una terza nel week end, a conferma di quanto sbagliata sia la formula iridata scelta dalla Fivb.
«È la seconda volta che contro di noi la Polonia gioca una grande partita e che la incontriamo in una situazione particolare. La prima volta eravamo già qualificati per la Final Six ed era difficile spremere un limone già spremuto. Stavolta anche, dopo la prestazione con l’Italia, eravamo con un piede tra le prime quattro e quindi diciamo che non eravamo quelli che eravamo mercoledì. Spero di imparare, io e i giocatori, dalla prestazione e dalla sconfitta di oggi e sperare che questi cali non ci saranno più».

Il futuro per la Serbia avrà il nome del Brasile o degli Usa. O forse di entrambe tra oggi e domani. «Ognuna a modo suo gioca molto bene. Il Brasile non muore mai, era sull’orlo del 3-0 ed è riuscita a ribaltare e mandare a casa la Russia. Stati Uniti in splendida forma, hanno una continuità paurosa di gioco. Per noi non cambia nulla, due squadre di primissimo livello».

(Fonte: Corriere dello Sport)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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