Federvolley
Di Redazione
Parola al CT.
E’ un Blengini soddisfatto quello che è arrivato nella sua Torino alla vigilia delle gare della Final Six.
Il ct azzurro nel commentare il sorteggio e il calendario della fase che può schiudere le porte delle semifinali, ha tenuto un profilo basso, frasi che hanno doppio obiettivo: far capire che la squadra sin qui ha fatto bene, ma ancora non ha centrato nessun vero obiettivo e che tutte le formazioni che sono arrivate qui sono da rispettare: “Devo fare i complimenti alla squadra per aver ottenuto con due partite di anticipo l’approdo a questo momento del Mondiale.
Ora ci aspetta la parte più dura della manifestazione. Sapevamo che arrivare qua significava confrontarsi con le migliori squadre del mondo. Manca solo la Francia che è una del gruppo, ma che è l’unica ad essere rimasta fuori perché di posti a disposizione ce ne erano soltanto sei.
Non bisogna fermarsi a guardare cosa è successo sino ad ora. Perché si sa che quando si affrontano certe avversarie, ogni singola gara ha una sua storia, puoi vincere o puoi perdere, ma la cosa indispensabile è prepararti al meglio a giocare gare che sai saranno difficili”.
Poi guardando al calendario che imporrà all’Italia il turno di riposo tra la prima e la terza giornata della mini pool, il ct tricolore ha tenuto ad esprimere il suo pensiero: “Non riesco a dare un giudizio se è meglio riposare la prima, la seconda o la terza gara. Dipende dalle situazioni e dai risultati che esprimerà il campo. La terza giornata, rispetto alla seconda è quella che storicamente decide di più. Quindi giocarla ha un certo valore. Ma è inutile parlare dei calendari, le avversarie he ti ha dato il sorteggio e i regolamenti, bisogna solo affrontare le partite così come la sorte ti ha dato.
Quando si giocano questi tornei occorre pensare solo ad ogni singolo avversario ed al modo migliore per affrontarlo. Qui non ci sono partite facili e partite difficili. A questo punto ci sono confronti tra squadre qualitative ed ambiziose, squadre che hanno esperienza, quindi sono tutte partite molto aperte e difficili da affrontare”.
Per far capire meglio il suo pensiero Blengini ha continuato: “Per esempio la Russia ci ha battuto, la Serbia ha battuto la Russia. Sino a tre giorni fa si parlava di una Russia con problemi, perché aveva perso due partite; prima del Mondiale invece tutti dicevano che era la grande favorita.
Poi ha perso con gli Stati Uniti e la Serbia e la sua forza era diminuita. Successivamente ha vinto con noi ed è tornata ad essere la squadra da battere. Bisogna essere equilibrati: sono squadre forti, le partite hanno la loro storia. Bisogna accettare che lo sport è così, si tratta di confronti tra squadre forti”.
(Fonte: comunicato stampa)