Ofelia Malinov vs Alessia Orro, una poltrona per due in pratica come il titolo del famoso film di Natale, che specificava come per alcuni posti non ci può esser che una sola persona, ma chi è la più adatta? Su questo non è facile rispondere, anche se, risultati alla mano, la Malinov sembra avere una marcia in più, in quanto con lei in campo le azzurre riescono a essere più competitive e devastanti, tanto da riuscire a superare nazionali come la Russia e la Turchia, squadre che arrivano sempre in fondo nelle competizioni internazionali. L’opposto Paola Egonu sembra poi essere a suo agio con la Malinov in campo, alzatrice che oltre a combinarsi bene con l’opposto azzurro riesce anche a essere determinante a muro e soprattutto in battuta, cosa in cui la Orro per adesso non h ancora fatto vedere grandi cose, anche se limitarsi a questo potrebbe non essere obiettivo.
Alessia Orro non è infatti al ragazzina sprovveduta che alcuni hanno dipinto sulle varie testate pallavolistiche, forse senza troppo riflettere o forse scrivendo un titolo ad hoc per poter attirare dovutamente l’attenzione. L’ex Club Italia ha infatti dimostrato di poter giocare una Olimpiade e un Europeo da titolare, nonché di guidare una squadra come il Busto Arsizio
Tra le fila delle farfalle Alessia ha dimostrato di essere una atleta determinante, tanto da diventare in pochissimo tempo la beniamina del pubblico, nonché la giocatrice simbolo dell’UYBA, scalzando un’icona storica come Valentina Diouf, anche lei amatissima e con un’intesa perfetta con la nuova pallavolista.
Ofelia Malinov vs Alessia Orro: il cammino delle azzurre in A1
Di Alessia Orro e delle sue prestazioni con le farfalle ne abbiamo abbondantemente parlato, ma anche per la Malinov la lista dei meriti è lunga, anzi lunghissima, tanto che L’attuale palleggiatrice della nazionale dopo un lungo infortunio che l’ha tenuta lontano dagli Europei, ha saputo guidare una squadra allo sbando come la Foppapedretti, regalando al pubblico di Bergamo degli incontri incantevoli nonostante l’annata deludente. In pratica la giovane Ofelia è stata il fiore all’occhiello di una società che ha saputo regalare ben poche gioie ai propri tifosi.
La classe non è stata acqua per l’ex dell’Imoco, tanto che a pensarci bene le pantere l’hanno lasciata sicuramente andare via con troppa facilità. L’alzatrice avrebbe infatti fatto non poco comodo alle attuali campionesse d’Italia che hanno faticato molto per riuscire a strappare il titolo di campione dalle maglie del Novara, che quest’anno hanno potuto contare su pallavoliste come Paola Egonu. Quel che c’è di concreto è che la nazionale può contare in questo mondiale su alcune delle protagoniste indiscusse del campionato italiano e delle coppe europee, cosa che non accadeva da qualche anno. Tutto questo non può che far ben sperare Davide Mazzanti sulle reali possibilità che la sua nazionale ha di poter arrivare in fondo in Giappone, ma la difficoltà a questo punto sta seriamente sul come convocare e su quali atlete far giocare, cosa non semplice, specialmente se tutti sono pronti a puntare il dito al primo stop.