ROMA – Per Gianlorenzo Blengini questo del 2018 che ha inizio oggi è il primo campionato del Mondo da Ct. Una Olimpiade (argento) e due Europei (un bronzo e un 5° posto) alle spalle , tanta voglia di iniziare.
“Questa vigilia è paragonabili a quella del periodo pre Rio2016. Giocare in casa un Campionato del Mondo è diverso. Lo si percepisce, anche i giocatori me l’hanno fatto capire, avvertivo il loro il desiderio di esserci a tutti costi. E’ una occasione unica per chi vive di sport, sono momenti emozionati che in una carriera uno vuole vivere, è il sogno di chi intraprende il percorso dello sportivo”.
Da Rio a Roma, il legame sembra indissolubile. “L’Olimpiade resta per questa squadra una parte del suo percorso. La squadra è di fatto simile a quella del Brasile, è cambiato poco”.
Pressione, la domanda è scontata. Ne ha parlato anche Giannelli, in positivo però. “Condivido il pensiero di Simone, con la pressione i giocatori della Nazionale Italiana di Pallavolo, così come i giocatori che giocano stabilmente in Superlega, sono abituati a conviverci. In ogni partita, ogni domenica passa sempre il messaggio che quella è una gara da non sbagliare… Oggi la pressione c’è perché sappiano che siamo qui pronto per affrontare qualcosa di importante e sappiamo che se siamo qui è perché qualcuno ci ha dato questa responsabilità. E’ tutto molto bello, in più ammetto che queste sensazioni quando non si sentono poi ci mancano”.
20 anni dall’addio a Battisti, 20 anni dall’ultimo oro iridato… Tu chiamale, se vuoi, emozioni… Le rivivremo? “La domanda da 20 anni è sempre quella, lo vedremo, partiamo per viaggio e vivremo una stazione per volta. Non siamo i favoriti, ma sappiamo che abbiamo qualità che per arrivare sin qui i ragazzi han sudato. Ma non faccio proclami, lo sport è un mix di cose. Ho un solo obiettivo: andare in campo e sviluppare la nostra migliore pallavolo, la cosa più decisiva nel cercare il risultato”.
Comunque le aspettative sono alte. Rai2, il sold out in diversi palasport… “Lo sappiamo ma le pressioni non arrivano solo da parte del pubblico. Tutti son qui a chiederci se è la volta buona. Però la cosa non ci infastidisce, siamo consci che la nazionale italiana maschile di pallavolo è abituata a convivere in ogni sua uscita con quell’idea lì. Noi siamo un gruppo sufficientemente ambiziooso pur mantenendoci umili”.
Via con il Giappone, nazionale non di primo piano, assente dall’ultimo Mondiale, che però in Volleyball Nations League ci ha superato. “Abbiamo analizzato il Giappone ricordando anche quello che è successo in Nations League dove con loro abbiamo perso. Era un momento della stagione differente, abbiamo lavorato ma anche loro l’avranno fatto”.