ROMA – Si avvicina a grandi passi il fatidico momento dell’ideale taglio del nastro del Mondiale 2018 di pallavolo. Alle 19.30 di domenica 9 settembre, con il match Italia-Giappone che si giocherà al Foro Italico di Roma, si apriranno i giochi che si concluderanno con la finale di Torino il 30 settembre prossimo.
Roma, come è ormai consolidata tradizione, è pronta a riversare tutto il suo affetto ed un assordante tifo sulla nazionale di Gianlorenzo Blengini, a dimostrazione della passione che da sempre alberga in città e che testimonia la bontà di un movimento pallavolistico da sempre ai vertici del volley nazionale.
A pochi giorni dall’importante appuntamento, abbiamo chiesto all’Avvocato Giovanni Avalle, presidente del Comitato Organizzatore Locale di Roma, quali sorprese riserverà la partita inaugurale del Mondiale. “Arriviamo al 9 settembre dopo un lungo percorso di avvicinamento e di programmazione volto innanzitutto a promuovere al meglio la sfida fra Italia-Giappone. Sapevamo già di quanta voglia di pallavolo ad alto livello ci fosse nel Lazio, tuttavia aver polverizzato tutte le scorte di biglietti con tre mesi di anticipo rispetto alla data della partita ci ha dato ulteriore conferma di quanto sia profonda e radicata la passione per il volley nella nostra Regione“.
Quali sono state le maggiori difficoltà da affrontare nell’organizzare un evento sul quale si concentreranno le attenzioni di tutto il mondo? “Le difficoltà maggiori potrebbero essere legate agli imprevisti, che sono sempre dietro l’angolo. Una certa apprensione la nutriamo per le condizioni atmosferiche. In caso di pioggia saremmo costretti a trasferirci al PalaLottomatica e dovremo far fronte a tutta una serie di problematiche di enorme portata dal punto di vista logistico, organizzativo ed economico. Ovviamente facciamo tutti i debiti scongiuri anche perché, al di la di tutto, lo scenario del Foro Italico è unico e sarebbe un vero peccato non poterci giocare“.
L’organizzazione del Mondiale ha richiesto certamente un notevole impegno di carattere economico. Come avete affrontato questo aspetto e come pensa si chiuderà il bilancio del Col di Roma? “E’ senz’altro un momento difficile per quel che concerne il sostegno da parte delle istituzioni. La Regione Lazio ha comunque voluto essere anche stavolta al nostro fianco con un adeguato contributo e Roma Capitale ci ha concesso il patrocinio della manifestazione. Fortunatamente la vendita dei biglietti e l’oculata gestione delle risorse permetteranno al Col di puntare a chiudere il bilancio in pareggio, nonostante le tante voci in uscita a cui dovremo far fronte”.
Al di la di quello che sarà l’esito del match, cosa lascerà in eredità al movimento pallavolistico questo Mondiale? “Il Mondiale, come ogni grande evento, costituisce un momento di grande promozione, soprattutto fra i giovani. E’ statisticamente provato che dopo una manifestazione di questo livello, soprattutto se l’Italia saprà infiammare i tifosi, c’è sempre un incremento del numero di tesserati e di spettatori nei palazzetti. Una preziosa eredità che dovremo essere bravi a capitalizzare”.
Quali iniziative faranno da corollario al Campionato del Mondo? “Prima della partita tutti gli appassionati potranno trascorrere qualche ora di divertimento e coinvolgimento nel Villaggio che verrà allestito all’esterno del Foro Italico dove verranno allestiti tre campi da sitting volley, stand commerciali, organizzate attività ricreative per grandi e piccoli e l’animazione della P-Funking Band”.