TORINO – Negli ultimi 40 anni la pallavolo ha regalato all’Italia sportiva tante soddisfazioni, a livello di Nazionale e di Club, e si appresta a vivere quello che tutti speriamo sia un nuovo momento magico ed indimenticabile. Per questo, tra le molte iniziative che faranno da corollario al Campionato Mondiale maschile 2018, il Comitato Organizzatore di Torino ha voluto promuovere anche una sorta di premio giornalistico, nella speranza di avvicinare al nostro magnifico sport nuovi appassionati, proponendo un tema che ha anche un indubbio risvolto sociale.
Affidato a Giorgio Barberis, firma storica del giornalismo sportivo torinese e nazionale, appassionato e amante di volley che ha raccontato per anni dalle colonne de La Stampa. I due vincitori del concorso avranno la possibilità di entrare a far parte dell’Ufficio Stampa dei Mondiali, vivendo in prima persona il più importante evento pallavolistico in assoluto. I primi 20 saranno segnalati alle Società piemontesi per diventare Addetti Stampa.
E’ proprio Giorgio Barberis che illustra il progetto. “Il giornalismo per molti rappresenta un sogno, i più lo identificano con viaggi fantastici che si coniugano con la loro ambizione di poter far pesare in qualche modo il loro parere. Niente di più sbagliato. Il giornalismo è raccontare, con serietà ed obiettività, gli avvenimenti documentandosi nella maniera più approfondita possibile. E questo indipendentemente dal mezzo di comunicazione che si utilizza, in quanto la notizia è tale indipendentemente che la si diffonda sulla carta stampata, con mezzi audiovisivi oppure via internet”.
“Non meno importante è il ruolo che può recitare l’incaricato di un ufficio stampa ed è proprio in questa chiave che è stato promosso il concorso “Giornalisti domani”: la speranza è di avvicinare dei giovani ad una professione bellissima, che può regalare molte soddisfazioni, ed al tempo stesso creare un bacino di potenziali informatori dal quale i Club possano attingere per espandere il raggio informativo sulla propria attività, con buona soddisfazione anche per chi investe in sponsorizzazioni”.
