Foto Chiara De Falco
Di Roberto Zucca
Diciotto stagioni in serie A1 possono bastare. Si dividono le strade di Manuel Coscione e del campionato italiano dopo quasi un ventennio di impegno, sacrificio, vittorie e sconfitte. La sua nuova casa si chiama Sète, una cittadina a sud della Francia, nella quale Manuel ricoprirà il ruolo di palleggiatore e di trascinatore per la formazione della Arago.
“Ho accettato di buon grado una sfida personale e professionale. Dispiace lasciare l’Italia, in cui praticamente gioco da tutta la vita. Ci sono stati alcuni contatti da parte di qualche società di Superlega, ma alla fine non si è concretizzato nulla ed ho preferito spostarmi”.
Cosa si aspetta dal campionato francese?
“Un buon livello tecnico. Rispetto all’italiano è un campionato meno fisico, giocato più con la testa che con la forza. Sarà curioso e sfidante allo stesso tempo”.
Obiettivi della sua squadra?
“Sicuramente piazzarsi tra le prime otto del campionato e disputare i playoff. Ci sono squadre molto buone e il campionato in questi anni si sta evolvendo parecchio. Vogliamo dare fastidio alle squadre di testa”.
Sarà probabilmente l’unico italiano quest’anno nel campionato francese. Ansia da prestazione?
“Assolutamente no. Farò il mio come sempre. Gli scorsi anni Saitta ha fatto bene, è giusto che anche io faccia la mia parte!”
La distanza dalla famiglia?
“Peserà. Però non avevamo la possibilità di iscrivere Beatrice ad una scuola media internazionale perché troppo lontana. Quindi Eleonora e i bimbi staranno a Cervia e verranno a trovarmi spesso. Io dal canto mio vorrà dire che prenderò più aerei”.