Foto FIVB (GetImage)
Di Redazione
Un paio di giorni fa è stata diramata la lista definitiva dei 14 atleti che prenderanno parte ai Mondiali Italia – Bulgaria 2018. Nessuna sorpresa sulle convocazioni da parte del CT Chicco Blengini. Tra i giocatori, anche il centrale della Cucine Lube, Enrico Cester, intervistato da Andrea Scoppa de “Il Resto del Carlino Macerata”, durante una “toccata e fuga” a Civitanova.
Enrico, non c’erano dubbi ma domenica è arrivata l’ufficialità che ha eliminato del tutto le brutte sorprese. Cosa si prova ad essere sul punto di vivere un Mondiale? «L’attesa e l’adrenalina è tanta anche perché si gioca in Italia. E poi io con la nazionale non sono stato molto fortunato (ultima manifestazione che lo ha visto protagonista la World League 2016)».
Ha mai temuto di non essere convocato? «No perché già 10 giorni dopo la finale di Champions ero a disposizione del ct. Ammetto però che, dopo un periodo di vacanza, avevo notato che stavo impiegando parecchio per riprendere la forma».
C’è rivalità con i colleghi di reparto? «No, davvero. Con Anzani ci conosciamo dalle giovanili trevigiane e comunque siamo un gruppo che sta bene insieme, anche la sera».
Col ritorno di Juantorena ed un’età media «matura» per diversi big, l’Italia è data tra le favorite… «Lo sappiamo e dopo l’argento olimpico si punta più in alto possibile. Non sarà semplice, anzi sarà più complicato di Rio a causa di un regolamento assurdo che io stesso fatico a comprendere».
Certo sarebbe bellissimo debuttare al Foro Italico… «Magari, lo spero, ma temo che giocheremo al chiuso».
L’importante è non fare harakiri col Giappone… «Non sono così scarsi, magari sono più bassi ma ricordo che ci hanno battuto 3-2 nella Vnl».
Quali sono invece le candidate al successo? «Russia, Stati Uniti e Francia. Il Brasile lo metto più indietro».
Ha fatto gli auguri al coach? «Gli ho scritto domenica pomeriggio e mi ha risposto lunedì mattina, si vede che ha avuto una giornata piena…».
Vero che sono programmate anche le sue di nozze? «Sì, ad agosto farò il grande passo».
Infine come ha trovato i compagni nel saluto di ieri? «Decisamente stanchi, li stanno mettendo sotto torchio per reggere la lunga stagione»