Di Redazione
E’ un Giuseppe Cormio a 360° quello che ai microfoni di Andrea Scoppa, per il Resto del Carlino, analizza la situazione del mercato in casa Lube e la vicenda Mondiale per Club.
Cormio, la ricerca dello schiacciatore continua: quali gli sviluppi?
«Riceviamo tante proposte ma i giocatori senza squadra hanno spesso problemi caratteriali o fisici».
Tra i nomi c’era anche quello dell’americano Garrett.
«Lo confermo. E’ sicuramente un buon giocatore e stiamo valutando perché nelle ultime stagioni ha sempre militato in campionati minori».
E’ vero che state pensando anche ad un ex Modena?
«Si tratta di Nikic che lo stesso Medei ha già allenato (come vice a Milano e Latina) oltretutto. Tuttavia si è operato al crociato a marzo e quindi non potrebbe essere a pieno regime prima di fine ottobre».
E quel mister x giovanissimo classe ’99?
«Da lunedì sarà in prova con la squadra. Non posso fare il nome, semmai dire solo che è polacco ed ha appena militato nell’Accademia nazionale Varsavia. Ha grande talento ma è molto, troppo, giovane».
Sarebbe utilizzabile per uno scambio?
«In effetti abbiamo fatto una proposta a Ravenna che era interessata e noi abbiamo chiesto Raffaelli che si libera tra sette mesi. La loro risposta è stata una cifra insensata e non se n’è fatto nulla».
Veniamo al Mondiale per club: sorpreso dalla rinuncia di Perugia?
«Mi dispiace perché avrebbe nobilitato oltre che meritato la partecipazione».
Tomasz Cieslik, presidente della Pse ha affermato che la Lube è stata invitata: avete già aderito?
«La manifestazione ci interessa molto e attendiamo la comunicazione ufficiale della Fivb».
In conclusione quanto costa davvero e quanto incide partecipare al Mondiale per club?
«Ci viene chiesto, a noi come alle altre wild cards, di acquisire il 5% della pubblicità e noi abbiamo due aziende del territorio che sono attratte dall’idea. L’evento è un business e sottolineo che non ci rimettiamo, anzi potremmo avere grossi premi dagli sponsor in caso di arrivo in finale. Considerando poi il valore tecnico assoluto e il prestigio, riteniamo che sia un bene esserci».