Di Redazione
Nuova stagione, nuova squadra, nuovo sponsor e nuovo coach. Matteo Bertini, 41 anni, ex Pesaro, nuovo allenatore della Zanetti Bergamo, è pronto a vivere il nuovo campionato. Ecco la sua intervista rilasciata a “L’Eco di Bergamo“.
Coach Bertini, quali sono le sensazioni della vigilia del via? “Una di gran voglia di iniziare, dopo una lunga attesa. È una stagione di cambiamenti, ma con un entusiasmo rinnovato che già ho avvertito nelle poche volte in cui sono stato a Bergamo negli ultimi periodi”.
A Bergamo c’era stato dal 2007 al 2010, come assistente allenatore. Cosa vuol dire tornare da protagonista? “Era un sogno. È bellissimo tornare, ritrovare persone che conoscevo: la società è sempre la stessa, qui si respira la pallavolo. Rientrare dalla porta principale è un onore, ma anche un onere. L’emozione è incredibile”.
È il primo anno di un progetto triennale. Dove si vuole arrivare? “L’obiettivo è di crescere ogni anno, partendo già da questo. È stata costruita una squadra che può stare nelle prime sei-otto posizioni del campionato, l’obiettivo minimo è centrare la qualificazione alla Coppa Italia e ai playoff. Già quest’anno possiamo fare bene, la squadra è molto equilibrata, ha tante alternative: starà a noi dimostrare quanto valiamo sul campo”.
Ma si può tornare a vincere? L’ultima Coppa Italia è quasi fresca (2016), ma lo scudetto manca dal 2011… “Vogliamo partire già da quest’anno cercando di far tornare Bergamo nelle posizioni che merita. Per lo scudetto, si vedrà: a me piace stare con i piedi per terra, lavorare giorno per giorno, di anno in anno. Ripeto: l’obiettivo è comunque quello di tornare dove Bergamo è stata per tanti anni. Le favorite? Le solite: Conegliano, Novara, Scandicci. Come outsider, Monza”.
L’ultima è stata una stagione difficilissima. Resta qualche scoria? “Si è cambiato tanto, dunque questo rischio non si dovrebbe correre. Si deve ripartire dando positività, entusiasmo, voglia di far bene. E bel gioco: vogliamo assolutamente continuare a far innamorare Bergamo del volley e di questa squadra”.
Che preparazione sarà? “Inizieremo con molta tranquillità e lucidità, saremo al completo credo solamente all’ultima settimana per via delle nazionali. Proveremo a imbastire un lavoro che ci consenta di trovare subito una nostra identità. Il gruppo? Il nostro punto forte è avere tante alternative, questo permetterà di alzare la qualità dell’allenamento. Vero, abbiamo tante scommesse, tante ragazze che si affacciano per la prima volta all’Italia e che dovranno imparare velocemente: può essere un punto debole, ma anche la chiave per sorprendere. La rosa è di valore, dovrò essere bravo io a mettere insieme tutti i pezzi”.
Quanto tempo servirà per capire lo spessore di questa nuova squadra targata Zanetti? ”Il calendario non ci aiuta a partire forte, però ci proveremo: le prime cinque gare sono toste, a partire dalla prima contro Busto. Ma facendo risultato già lì, potremmo prendere l’energia necessaria per far crescere i nostri obiettivi. Mai abbassare la testa, servirà lavorare al massimo: è fondamentale per costruire una squadra che deve dar fastidio ai piani alti della classifica”.