Alvainox Delta Pviro Ro – Boschi Campegine Re 0-3 (21-25 24-26 17-25)
CAMPEGINE – L’impresa in casa del Delta Porto Viro, imbattuto tra le mura amiche in campionato, regala la seconda promozione consecutiva alla società Boschi Campegine che raggiunge un traguardo storico.
Alle ore 22 in punto di mercoledì 6 giugno al Palazzetto dello Sport di Porto Viro, finora violato una sola volta in stagione nella finale di Coppa Italia, si riscrive ufficialmente la storia: il palleggiatore Pietro Soliva in battuta e firma l’ace del 25-17 che vale il netto successo per 3-0 (25-21, 26-24, 25-17) sull’Alva Inox Delta Porto Viro, già superato al tie-break in rimonta al PalaKomodo, e certifica la prima storia promozione in serie A2 della Boschi Campegine al secondo salto consecutivo e mai così in alto nel mondo della pallavolo.
Lo fa dominando gara-2 della finale play-off in cui il momento di svolta avviene nelle fasi conclusive del secondo parziale quando sotto 21 a 24 vengono annullate ben tre palle set ed il servizio di Miselli porta al definitivo 26-24 ai vantaggi. Una gioia strameritata per gli oltre 50 tifosi arrivati da Campegine che hanno sostenuto incessantemente i ragazzi e vissuto assieme a loro una serata indimenticabile che sarà ricordata a lungo da queste parti e non solo.
SESTETTO – Il tecnico Stefano Levoni schiera il consueto sestetto formato da Soli al palleggio, Bartoli opposto, Cordani e Scaltriti in banda, Bassoli e Miselli al centro ed il duo Caraffi–Lanzara ad alternarsi nel ruolo di libero, nessuna sorpresa nemmeno tra le fila dell’Alva Inox Delta Porto Viro di coach Mario Di Pietro che conferma l’alzatore Osellame, l’opposto Maniero, gli schiacciatori Cuda e Dordei, i centrali Masiero e Luisetto ed il libero Fusaro.
LA PARTITA – Avvio sostanzialmente equilibrato caratterizzato da qualche errore di troppo almeno fino all’11 pari poi Bartoli comincia a martellare dalla seconda linea in un mini tentativo di allungo (15-13, time out Porto Viro) stoppato dal muro di Masiero (15-15). L’altro muro di Miselli conduce al più due (19-17) ancora annullato dall’ace di Cuda (19-19), poco dopo sostituito da Lamprecht, ma a salire in cattedra sono i due centrali degli ospiti: nell’ordine, ace di Miselli (22-20), muro di Bassoli (23-20) e chiusura affidata, dentro capitan Ferrari per alzare il ritmo, all’ace fortunoso di Bartoli che centra in pieno Maniero (25-21).
All’inizio del secondo parziale il muro di Dordei (3-4) è il chiaro segnale che l’Alva Inox vuol rimettersi in corsa e sul 4-7 Campegine è costretta a spendere il primo time out: Cordani tiene in scia i suoi (8-9), Bartoli consente il momentaneo riaggancio (10-10) ma è solo una breve illusione perchè i padroni di casa colpiscono spesso al servizio con Luisetto (11-14) e, soprattutto, Maniero, autore di un attacco e due aces in stecca (13-18) che, in pratica, rendono vano il precedente pallonetto di Scaltriti (13-14) al termine di un doppio spettacolare salvataggio di Bartoli e Caraffi. Sul 14 a 19 Vecchi entra al posto di Miselli per provare a dare più stabilità alla ricezione in affanno e Bassoli cerca di riaprire la contesa (16-19, time out Porto Viro che inserisce per un attimo De Angeli e Pavan) timbrando anche l’ace della speranza (19-21) poi dal 21 a 24 i veneti hanno a disposizione tre palle set, l’ultima delle quali cancellata dall’attacco di Bartoli. E ribaltato da Miselli che indovina una buona striscia dalla linea dei nove metri e trova l’ace del 26-24 ai vantaggi che, probabilmente, indirizza in via definitiva la partita in favore dei gialloblù.
Che, avanti 2 a 0 e distanti un solo set dalla gloria, rientrano in campo sulle ali dell’entusiasmo e mettono subito le cose in chiaro col primo tempo di Bassoli (7-4, Lamprecht rimpiazza Dordei) e il successivo ace del solito Miselli (8-4). Sul punteggio di 11 a 7 De Angeli si posiziona in cabina di regia ma l’immenso Bartoli, top scorer a quota 21 punti, dilata ulteriormente il gap (12-7) che è conservato sopra il livello di guardia da Cordani (15-11) dopo un leggero riavvicinamento al di là della rete, da 14-9 a 14-11, poi tre attacchi di Bartoli producono il rassicurante 20-15 arrotondato da Cordani (21-15) e da un paio di difese super del libero Caraffi. Ancora Cordani in diagonale per il 23-16 che prepara il terreno alla festa completata esattamente alle 22 dall’ace di Soli, proprio colui che aveva suggellato alla stessa maniera la terza fase con Ongina.
E’ tutto vero e bellissimo: la Boschi Campegine sale in serie A2 per la prima volta nella storia e nel dopo gara il capitano Corrado Ferrari, alla seconda promozione di fila, annuncia il suo addìo al volley. Il migliore che potesse desiderare al culmine di una scalata impensabile compiuta anche dal tecnico Stefano Levoni, uno dei principali artefici di questa bellissima pagina di sport. “Neanche tredici mesi fa eravamo ancora in serie C, in pochi possono vantare il doppio salto nel giro di due anni -spiega Levoni– noi abbiamo fatto dei play-off veramente mostruosi con una crescita pazzesca, ho iniziato a crederci quando siamo riusciti a ribaltare gara-1 con Ongina che sembrava ormai persa. Un grandissimo grazie al ds Alessandro Grossi il quale mi ha messo a disposizione una squadra incredibile che ho gestito abbastanza bene”.
Dal canto suo si può parlare di scommessa vinta per Grossi, il primo a credere nell’impresa. “E’ stato un anno lunghissimo però siamo estremamente felici, è fin dal primo giorno in palestra che fatichiamo per quest’obiettivo. Lo abbiamo raggiunto lottando contro una squadra splendida come Porto Viro, vincendo il turno precedente su Ongina che all’inizio dell’anno ci sembrava inarrivabile. Veramente bravi i ragazzi, fantastici il pubblico e lo staff nessuno escluso: non ci sono segreti e parole da aggiungere, è frutto di lavoro, sudore, voglia e grinta dal primo all’ultimo allenamento. Ci abbiamo sempre sperato, a tratti durante la stagione si è mostrato un bel livello di gioco poi ogni tanto avevamo delle flessioni ma era del tutto naturale essendo il primo anno che stavamo insieme. Però quando contava però ci siamo fatti valere. Campegine in A2? E’ qualcosa di incredibile, due anni fa ci trovavamo io, capitan Ferrari e Bottioni a mangiare una piadina e a dire «facciamo una squadra di serie C»: ora siamo in serie A”.