Federvolley
Di Redazione
Mentre i “compagni” uomini sono già in campo per disputare i Mondiali, le ragazze invece dovranno attendere ancora una quindicina di giorni prima di iniziare la rassegna iridata che si svolgerà in Giappone. Cariche e motivate le azzurre ripartono dal bell’oro conquistato a Montreux, come la centrale Anna Danesi ha dichiarato al “Giornale di Brescia”.
Alle spalle c’è una lunga estate di lavoro e tornei, nel mirino, invece, c’è una delle massime competizioni a cui un atleta possa ambire: il mondiale. E Anna Danesi, centrale ventiduenne di Roncadelle, che ha chiuso l’estate con un oro al Montreux, ha intenzione di affrontare i mondiali, senza fare pronostici, senza sbilanciarsi, ma con grande consapevolezza nei suoi mezzi e in quelli della sua Nazionale. Dal 29 settembre al 21 ottobre, in Giappone, si disputerà il campionato mondiale. L’Italia ci arriva dopo una lunga preparazione, e dopo essersi regalata un oro all’ultima competizione in calendario prima del grande appuntamento.
Che valore ha dunque questa medaglia, arrivata proprio ora? «È una medaglia che pesa, perché ci dice che possiamo competere con tutti, quindi siamo senz’altro contenti per come sono andate le cose. Ci dice però pure che c’è ancora qualcosa da aggiustare e su questo dovremo concentrarci adesso per arrivare pronte alla rassegna iridata».
Grinta. Per lei e le compagne quelli appena trascorsi sono state mesi intensi, scanditi dalla partecipazione a più competizioni. All’ultima in ordine di tempo le azzurre sono partite con il freno un po’ tirato e poi è stato tutto un crescendo, fino al 3-0 sulla Russia, in finale. «Sì, dopo la Volleyball Nations League siamo state impegnate su altri fronti (Giochi del Mediterraneo, Rabobank Super Series, Gloria Cup, ndr), ed effettivamente l’avvio del Montreux è stato un poco sottotono. Ci sta che sia emersa un po’ di stanchezza, poi però c’è stato un cambio di passo: abbiamo giocato bene e con tanta grinta».
Una grinta, quindi, da portare anche in Giappone: «Avere le giuste motivazioni sarà fondamentale, bisognerà partire subito bene, e fare più punti possibile, considerando il peso che questi avranno anche poi. Diciamo che, in viaggi come quello che ci attende, di solito si accende quel qualcosa in più che poi rende tutto più facile. A noi il compito di trovare subito tutto ciò».
Aspettative. Nella prima fase la Nazionale azzurra dovrà vedersela con Bulgaria, Canada, Cina, Cuba e Turchia. Che mondiale si aspetta la Danesi? «Possiamo fare bene. Nel nostro girone, le formazioni più ostiche sono quelle di Turchia e Cina, poi è chiaro che più proseguirà il cammino, più tutto si farà più complicato e nel lotto degli avversari temibili ci sono sicuramente Stati Uniti e Russia».
L’Italia dove può arrivare? «Non mi sbilancio. So che siamo un gruppo unito, fuori e dentro il campo, che lavora, che ha voglia di conoscersi, e che sta imparando tanto. Come detto, sono contenta degli ultimi risultati perché hanno confermato che ci siamo, che sappiamo giocare bene e sfoderare tutta la grinta necessaria. Non voglio fare pronostici, ma possiamo dire la nostra».